(V.R.) L’assassino è andato in tv. Le sue frasi sono state trasmesse dal telegiornale. Tutto normale? E’ un nuovo traguardo raggiunto dal giornalismo? Non è una domanda provocatoria e, forse, può essere utile.
Alcuni telegiornali, il 26 agosto, hanno mandato in onda le immagini di quel giovane che, in provincia di Novara, dopo aver ammazzato a coltellate un amico, aveva inviato su Facebook la propria confessione, pronunciata mentre era al volante. “Mai intromettersi nei fatti sentimentali di altri – aveva detto – ho fatto una cazzata, adesso sto pensando a come suicidarmi”.
Qualsiasi cosa si veda e si legga sui “social” può essere trasmessa da un tg? E’ un episodio che fa pensare, di fronte al quale, senza bisogno di ricorrere ad un’analisi socio-culturale, si possono fare alcune riflessioni.
1) Ci sono fatti di interesse pubblico, che un telegiornale deve diffondere. Ma se in quel post si fosse vista la scena del delitto, l’avremmo trasmessa? Personalmente spero che la risposta sia no. Di tutto si può e si deve parlare, ma ci sono modalità e limiti, soprattutto per quanto riguarda la diffusione delle immagini. Mussolini proibiva che i giornali parlassero dei suicidi. Noi diciamo invece che in alcuni casi è bene farlo. La notizia va data, ma è la professionalità a indicare indicare il come.
2) L’autore del delitto voleva che si parlasse di lui, per questo si è confessato su Facebook. Dunque, i telegiornali si sono messi al suo servizio, lo hanno aiutato nella sua (seconda) follia. A questo serve il nostro mestiere? Manderemo in onda qualsiasi orribile gesto venga “postato” dal protagonista?
3) I cosiddetti social, che hanno invaso la vita di milioni di persone, possono essere anche utili al giornalismo, ma sono suoi avversari, concorrenti. Forse sarebbe saggio contenerne gli effetti e segnalare al pubblico la loro pericolosità.
Forse una redazione giornalistica moderna dovrebbe riunirsi e decidere, con il proprio direttore, fino a che punto e in quali casi utilizzare ciò che su Facebook, Instagram e via dicendo viene lanciato e diffuso.

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