Dal 4 luglio in edicola (2,50 euro più il prezzo del quotidiano) Pecore elettriche, supplemento del manifesto. Quarantaquattro pagine di approfondimenti sulle scienze. Dal sommario: “Pulcini che contano e mammut che rinascono”, “Stelle nel profondo della terra ed energie oscure”, “Materiali inesistenti e già utilissimi”. Si può ordinare anche sullo Store.

“C’è la Scienza. E poi c’è la scienza, con la minuscola -scrive Andrea Capocci nell’editoriale- La prima ci affascina perché rappresenta il limite ultimo della nostra conoscenza e, a volte, come ogni frontiera, mette paura. La seconda è tutto ciò che donne e uomini fanno per allargarla, quella frontiera. La prima è fatta di formule e teorie. La seconda di persone. La prima è tutta giusta, almeno fino a prova contraria. L’altra è piena di tentativi, errori, colpi di fortuna che solo di rado portano a un risultato. La prima è bella, utile e talvolta terribile.

La seconda è, soprattutto, umana. E non si racconta quasi mai. A scuola e nelle università si parla molto delle scoperte e troppo poco dei percorsi — a volte tortuosi e casuali — con cui ci si è arrivati. È un riflesso comprensibile: con tutti i suoi sbagli e i suoi difetti, a raccontare la scienza si teme di macchiare anche la Scienza con la maiuscola, dandone un’idea ancora più nebulosa. Ma non è detto che sia così”. 

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