Il Gruppo Cronisti Lombardi dell’Associazione Lombarda Giornalisti, in collaborazione con la Federazione Nazionale Stampa Italiana lancia un’azione di sensibilizzazione verso le morti sul lavoro dal titolo #nonsipuòmorireinbreve.

Ecco il testo dell’appello: “Le notizie che riguardano la morte di lavoratori, infatti, sono sempre meno importanti e posizionate sempre più ‘in basso’, sui media: i lanci di agenzia non hanno più le crocette, i giornali non fanno aperture a meno che a morire non siano più lavoratori insieme o nello stesso giorno, le tv non mandano più troupe (anche perché ne hanno sempre di meno). Insomma, come Informazione ci stiamo assuefacendo al terribile e inaccettabile fenomeno delle morti sul lavoro? Arriveremo a metterle in una ‘breve’ di cronaca?”. 

meno emozione

“La strage sul lavoro suscita sempre meno emozione, nonostante i continui richiami dello stesso Mattarella – dice Beppe Giulietti, Coordinatore di Articolo 21 – Se si vuole davvero costruire una grande campagna politica, civile mediatica occorre uscire dalla logica della tragica fatalità e affrontare il racconto delle cause profonde: precariato, sub appalti, sfruttamento, qualità e quantità dei controlli. Magari sarà anche il caso di non chiamarle più ‘morti bianche’ quasi fossero morti più dolci, senza responsabili”.

“Tre morti al giorno. E’ un dato impressionante. Che diventa inquietante se si aggiungono i numeri degli infortuni – afferma Vittorio Di Trapani, presidente della Fnsi- Eppure è una strage che va avanti da anni. Troppi anni. E quindi cresce una terribile assuefazione a questa atrocità. Dovremmo noi tutti smettere di parlare solo di lavoro e parlare sempre, innanzitutto, di dignità del lavoro. Questo vuol dire prima di tutto sicurezza e salute. Grazie al Gruppo Cronisti Lombardi per aver dato vita a una mobilitazione concreta per svegliarci tutti dal torpore dell’assuefazione”.

il pane a casa

“Purtroppo in Italia il lavoro non fa più notizia – commenta Alessandra Costante, Segretaria della Fnsi- Si confonde il lavoro a qualunque costo con la buona occupazione. La necessità di portare il pane a casa con l’esigenza della sicurezza  quando si lavora. Ottimo appello del Gruppo Cronisti della Lombardia al quale Fnsi si aggiunge. Parliamo di lavoro, parliamone di più, rendiamolo giusto”.

“Ogni caduto sul lavoro è una tragedia che meriterebbe la prima pagina, un grido da far risuonare nelle orecchie e nei cuori dell’intera comunità civile”, ha aggiunto Fabrizio Peronaci, del Sindacato Cronisti Romani.

(nella foto, un manifesto della Rete Iside)

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