La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non si occupa della vendita dell’agenzia Agi al deputato della Lega Antonio Angelucci. Anzi non ne sa niente, né risponde se sia normale che l’agenzia venga venduta a un deputato del centrodestra.

Casomai, dice, ci si potrebbe chiedere se sia normale che una partecipata statale, l’Eni, sia proprietaria di un’agenzia di stampa.

“Nelle ultime settimane -ha detto Meloni ai giornalisti a Bruxelles- ho letto tante falsità sul mio conto, temo che l’Italia possa diventare la patria delle fake news. Una di queste è che avrei dato l’input a questa iniziativa sull’Agi. “Non so se chi ispira queste letture fosse abituato a usare le partecipate dello Stato italiano per risolvere i problemi privati dei propri amici, ma non è la mia lettura di quello a cui servono le partecipate statali. Non so niente di cosa stia facendo l’Eni con l’Agi, non mi sono mai occupata di questa materia e non mi interessa”. E poi: “Le partecipate dello Stato devono fare i loro interessi e fare del loro meglio anche per quella parte di interesse nazionale che hanno in animo di difendere. Non mi occupo di questa materia, non so se c’è una trattativa, non mi compete e non ritengo che mi debba competere”. 

Infine, Meloni ha detto che qualcuno potrebbe chieders se “è normale che una partecipata abbia un’agenzia, forse questa potrebbe essere letta come una possibile limitazione alla libertà di stampa. Ma io non mi occupo di Agi, né se è dell’Eni né se è di qualcun altro, perchè credo nella libertà di stampa”.

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