I giornali e le donne, la “Rassegna Stampa Sui Generis” curata da GiULiA Giornaliste, si apre con due “buone notizie”.  E ne contiene una inquietante.

Diritti dell’uomo. Duemilacinquecento signore svizzere si sono presentate alla Corte europea dei diritti dell’uomo con un ricorso contro la Svizzera per non aver ben gestito il cambiamento climatico, che tanti guai procura anche alle persone anziane e in particolare alle donne. Le ricorrenti associate in Klimaseniorinnen, Anziane per la Protezione del clima) hanno ottenuto una sentenza storica: Berna dovrebbe cambiare le leggi in materia. Giorgio Gandola su La Verità si domanda come possa un piccolo Paese come la Svizzera influenzare il riscaldamento globale, mentre la sentenza apre la strada a ricorsi e sanzioni contro ogni Stato, scavalcando parlamenti e governi. Le signore attiviste hanno ottenuto il rimborso delle spese sostenute in questi anni per la loro battaglia e non hanno intenzione di fermarsi.

Tennisti e bambini. Domande non usuali nell’intervista al tennista Daniil Medvedev, papà di una bimba, sulla Stampa del 10 aprile. L’intervistatore gli chiede come si possa conciliare la paternità col girare il mondo per tornei, domanda solitamente rivolta alle mamme. E lui risponde ribaltando i soliti stereotipi: “La cosa più difficile da gestire sono le energie e il tempo. Prima magari con i bambini passavi il kids day del torneo, ma se avevi un’ora libera potevi buttarti sul divano. Ora invece hai una persona in più di cui occuparti. Mia moglie in questo mi aiuta tanto”. 

Fragili e infelici. Su Qn dell’8 aprile due pagine con richiamo in prima sono dedicate ad un nuovo preoccupante fenomeno denominato “Sephora kids”. La generazione Alpha, complici anche i social, fa sempre più ricorso (addirittura già a 8 anni) a prodotti di bellezza antinvecchiamento, saccheggiando profumerie e armadietti delle mamme. Le giovanissime acquistano compulsivamente prodotti cosmetici, li usano e poi scambiano video sui social soprattutto Tik tok e Instagram. Il fenomeno è sollecitato dalle case produttrici che “targhetizzano” la pubblicità sui più giovani. Preoccupate le considerazioni della psicologa dello sviluppo e dell’educazione Emanuela Calandri: avanti così e cresceremo figlie fragili e infelici.

Sempre troppi uomini. Stiamo parlando della settimana dall’8 al 12 aprile 2024. I media considerati sono: Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Giornale, Il Messaggero, Avvenire, Domani, Il Fatto quotidiano, Il Sole 24 ore, Il Manifesto, Libero, La Verità, QN, La Gazzetta dello Sport, Tuttosport. 

Le firme in prima pagina: 881 uomini, 303 donne.
Editoriali e commenti in prima pagina: 160 uomini e 28 donne.
Interviste:  230 uomini e 79 donne.

Povere e sfregiate. Il Sole 24 ore fa il punto sull’assegno da 400 euro al mese attribuito per un anno alle vittime di maltrattamenti in condizione di povertà, riconosciuto finora a 2.772 beneficiarie (su 6.000 domande). Strettamente collegato è l’argomento della corsia preferenziale per le donne vittime di violenze domestiche in cerca di lavoro: una protezione statale sulla quale stavano discutendo i partiti che sembravano aver raggiunto una sintesi tra le varie proposte. Tutto invece rischia di arenarsi a causa della richiesta di disabbinamento di una delle proposte, quella firmata da Maddalena Morgante di FdI che prevede l’inserimento lavorativo, ma solo per le vittime di violenza con deformazione o sfregio permanente del viso, con tutela rivolta anche agli uomini. Le parlamentari M5S e Pd temono un “accordino” al ribasso, distinguendo tra chi ha subito danni fisici e chi danni psichici importanti. Dietro ci sarebbe anche il timore della maggioranza di dover stanziare risorse economiche di peso. 

Genitori 1 e 2. Il Consiglio dei ministri, alla luce di una informativa del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato il ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’Appello di Roma che aveva dato il via libera alla dicitura “genitore 1 e genitore 2” sulle carte d’identità dei minori. 

Maternità surrogata. Con “Dignitas infinita“ Papa Francesco chiede lo stop alla maternità surrogata a livello universale e al suicidio assistito. Per quanto riguarda gli omosessuali bisogna evitare ogni ingiusta discriminazione. Il documento di Bergoglio ricalca quelli già elaborati e sanciti da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Avvenire affronta “Dignitas infinita” con due editoriali. Quello di Riccardo Maccioni sottolinea come non abbia senso per i cristiani difendere la vita nascente e la vita morente, ma poi relegare i migranti a questione penale. Mentre Laura Palazzani sottolinea come la dignità sia esente da limiti nel tempo e nello spazio: è in ognuno, da sempre per sempre e ovunque.

Ci sono anche i cristiani LGBT che criticano il testo sulla maternità surrogata. Andrea Rivera portavoce dell’Associazione italiana cristiani LGBT esprime apprezzamento nella parte del documento che si riferisce alla giustizia sociale, ma sulla GPA afferma che “non distingue tra visioni etiche e sfruttamento, non sembra curarsi degli effetti sulle tante famiglie arcobaleno e sui loro figli che sarebbero considerati oggetti dai genitori che li hanno desiderati”. Fabrizia Giuliani, femminista scrittrice, filosofa e politica, sulla Stampa affronta la questione della maternità surrogata ponendosi domande molto semplici. Come ignorare il giro d’affari che ruota intorno a questa pratica? E come si può pensare di disporre di altri esseri umani? Una donna e un neonato non possono essere diritti rivendicati. Piuttosto sarebbe ora di muoversi rapidamente per una riforma delle adozioni: “Per far cadere i divieti, questi sì discriminatori che impediscono a single e coppie omosessuali di adottare, mettendo al centro i bisogni dei bambini”.

Famiglie ristrette. Avvenire pubblica una ricerca sugli effetti dei cambiamenti demografici nel mondo. Nel pezzo di Massimo Calvi “il calo delle nascite riduce i parenti . Un futuro senza fratelli e cugini”. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Pnas evidenzia che, a causa dell’allungamento della vita e della fecondità globale che diminuisce, le famiglie saranno più “sottili”, ma con più generazioni rappresentate. Una vera sfida per l’assistenza. In media una donna di 65 anni nel 1950  aveva 41 parenti, nel 2095 saranno 25. Chi curerà  chi? Insomma meno bambini, meno fratelli, meno cugini, una prospettiva di solitudine su scala globale. Ma potrebbe far nascere qualcosa di meglio, come una rivalutazione dell’amicizia. Su questo è d’accordo Valeria Braghieri che scrive sul Giornale: “Se le cose continueranno così ci saranno sempre più figli unici in cerca di sorelle o fratelli d’elezione. Le famiglie nuove si creano anche così”.

Violenze continue. Su tutti i giornali il giallo di Aosta con la giovane francese trovata cadavere in una chiesetta diroccata  nei boschi della Valle con ferite al collo e all’addome: si indaga per omicidio volontario, fermato un giovane di 22 anni che era già ricercato e stava per essere processato per violenze domestiche proprio sulla vittima. I giornali di centrodestra contestano agli altri quotidiani di aver omesso le origini egiziane del sospettato, che però è nato in Italia. La cosa grave è che anche in questo caso le comunicazioni non hanno funzionato: il giovane aveva il divieto di avvicinarsi alla ragazza, ma questo non gli ha impedito di varcare con lei la frontiera con l’Italia dalla Francia ed essere identificato senza conseguenze. Per il procuratore Luca Ceccanti si tratta di un femminicidio: Auriane Nathalie Laisne  è stata uccisa per volontà di annientamento. Il giovane arrestato per l’omicidio, Teima Sohaib, padre egiziano e madre marocchina, è descritto da familiari e amici come un bravo ragazzo che mai aveva dato motivi di preoccupazione. 

Italiani in trasferta. A Palma di Maiorca quattro italiani bloccati in aeroporto con l’accusa di violenza di gruppo nei confronti di una ragazza brasiliana conosciuta in discoteca. Qui le comunicazioni hanno funzionato benissimo. La presunta vittima sarebbe riuscita a fuggire, impossessandosi del passaporto di uno dei quattro. Salita su un taxi si è fatta portare in commissariato a denunciarli. I quattro giovani negano la violenza e parlano di rapporti consenzienti.

Collaboratrice di Navalny. Condanne 9 anni di reclusione per Lilia Chanysheva, collaboratrice di Alexei Navalny: guidava il gruppo dell’oppositore morto recentemente in carcere, nella città di Ufa, regione del Volga. Arrestata durante una manifestazione di protesta era stata inizialmente condannata a 7 anni e mezzo, ma a marzo l’ufficio del procuratore ha chiesto di estendere la sua pena detentiva a 10 anni, sostenendo che la pena di primo grado era stata troppo clemente.

Scuole per afghane. Presentato il docufilm “The dreamers” realizzato dalla inviata di Avvenire Lucia Capuzzi con il regista Alessandro Galassi sulle scuole clandestine per studentesse aperte in Afghanistan grazie alla raccolta fondi della campagna “Avvenire per le donne afghane “ lanciata a febbraio 2023. Che si affianca al libro “Noi, afghane. Voci di donne che resistono ai talebani “, 40 storie di donne raccolte da giornalisti e giornaliste sul campo.

La Rassegna Sui Generis è curata da Barbara consarino con Caterina Caparello, Gegia Celotti, Laura Fasano, Paola Rizzi, Luisella Seveso, Maria Luisa Villa.

(nella foto, le ricorrenti svizzere contro i cambiamenti climatici)

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