(di francesco garibaldi)

H₂O. Due molecole di idrogeno e una di ossigeno che compongono il 60% del corpo di uomini adulti (50-55% nelle donne) e più del 70% della superficie terrestre.

L’acqua, precondizione basilare per la vita, rappresenta un naturale motore di sviluppo economico da preservare, difendere, promuovere, nelle città e nelle aree più rurali, da parte degli Stati e dalle persone. 

H₂O è, inoltre, un capitolo non secondario delle relazioni internazionali del XXI° secolo. 

Ne “Il senso della sete. L’acqua tra geopolitica, diritti, arte e spiritualità” (Infinito ed.), Fausta Speranza, storica speaker di Radio Vaticana, inanella storie, esempi, aneddoti, prospettive, rischi ed esperienze che riguardano e coinvolgono l’acqua, la sua centralità e la stessa crisi idrica come tasselli del mosaico della crisi ambientale in corso. Capitolo dopo capitolo, goccia dopo goccia, il libro approfondisce le connessioni di queste macro-tematiche tra politica ed ecologia, etica ed estetica. 

epoche storiche

L’autrice si muove tra sentieri scientifici complessi e tra diverse epoche storiche, forte di numerose prefazioni che introducono il testo da diverse angolature: quello della transizione ecologica secondo l’attivista indiana Vandana Shiva, quello delle relazioni internazionali approfondito dal docente Pasquale Ferrara; quello della tecnologia e dell’innovazione – traiettorie cui è dedicata la seconda parte del volume – da Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo e già Ministro dell’Università e della Ricerca.

Oltre due miliardi di persone, oggi nel mondo, vivono senza acqua pulita in casa. Mille bambini muoiono ogni giorno per diarrea causata da acqua infetta, riporta l’OMS – Organizzazione mondiale della sanità. Circa quattro miliardi di persone vivono condizioni di scarsità d’acqua per almeno un mese l’anno. Numeri per ricordare come la questione idrica sia sì un bene pubblico (teoricamente) di tutti ma (praticamente) non per tutti e quindi oggetto di grandi disuguaglianze sociali, geografiche, economiche, politiche. Rappresenta quindi una parte più ampia del concetto di “sicurezza umana”, perchè quando l’accesso all’acqua viene interrotto, la sopravvivenza entra in pericolo.

nuovi “futures”

Queste riflessioni conducono ai valori dell’Enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco: per frenare lo sfruttamento cattivo e consumistico della natura, il Pontefice, nella sua lettera introduttiva rivolta all’autrice, invita acoltivare e custodire il Creato come indicazione di Dio, data non solo all’inizio della storia, ma a ciascuno di noi per far crescere il mondo con responsabilità, trasformandolo perché sia un luogo abitabile per tutti”.

Pochi sanno che l’acqua, nel frattempo, è stata quotata in Borsa. Lo ha deciso il Cme Group, consorzio che ha annunciato nel 2020 il piano per nuovi “futures” (contratti che scommettono sul prezzo di un bene nel futuro) sul Nasdaq Veles California Water Index (NQH2O). 

Il prezzo dell’acqua, quindi, oscilla proprio come le materie prime, oro e petrolio in primis, e la finanza reagisce con previsioni di mercato, investimenti e attività speculative, prevedendo, quindi, potenziali situazioni di scarsità od opulenza futura. 

Fausta Speranza è giornalista e inviata di Radio Vaticana dal 1992 e prima donna a occuparsi di politica internazionale del quotidiano della Santa Sede nel 2017. Ha collaborato in passato con Famiglia Cristiana, Limes, Radio Rai, Corriere della Sera. 

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