Nuovi prepensionamenti alla Repubblica e alla Stampa. Riduzione delle redazioni del 10-20 per cento.

La notizia non è ufficiale. La pubblica nuovoobserver.it, citando “fonti informate”. E i Comitati di redazione dei due giornali proclamano lo stato di agitazione. Per aver appreso tutto questo da canali non ufficiali, non dall’Azienda, naturale controparte.

Nel mese di ottobre -secondo nuovoobserver.it- potrebbe partire la nuova procedura per i prepensionamenti per le due testate e a dicembre la cassa integrazione per sei mesi.  L’operazione è ritenuta inevitabile per alleggerire i costi. Obiettivo: ottenere il via libera dei Cdr per il taglio netto, l’ennesimo negli ultimi anni.

indiscrezioni dettagliate

In un comunicato il Cdr della Stampa scrive che “poco fa sono uscite indiscrezioni che riguardano il nostro giornale e Repubblica, comprese alcune abbastanza dettagliate su una delicata questione come i prepensionamenti. Non abbiamo alcuna notizia né eravamo stati convocati da direzione e azienda. Dopo le nuove nomine di Corradi e Begal, questa è la seconda volta in pochi giorni che noi tutti, assieme a voi, veniamo a conoscenza di possibili e importanti cambiamenti per via indiretta. Informazioni che in pochi nel management conoscono e che puntualmente bypassano la redazione e i suoi rappresentanti, che avrebbero diritto di essere considerati come interlocutori principali. Lo consideriamo un fatto molto grave, nella forma e nella sostanza, diventato ahimè una costante delle relazioni fra noi e la controparte”.

azioni in comune

Per queste ragioni il Cdr della Stampa e quello di Repubblica proclamano lo stato di agitazione: “Ci riserviamo di individuare eventuali azioni in comune, oltre all’aver richiesto un urgente incontro”.

Lunedì 25 settembre c’è stato un incontro fra i Cdr del Gruppo Gedi e l’Azienda. Molti i temi sul tappeto, dalla confusione fra informazione e pubblicità, alle innovazioni digitali.

Professione Reporter

(nella foto, Maurizio Scanavino e John Elkann, amministratore delegato e presidente del Gruppo Gedi)

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