“Impedire ai giornalisti di svolgere il proprio lavoro nel porto di Catania, dove sono ormeggiate le navi Humanity 1 e Geo Barents, non è ammissibile. È auspicabile, pertanto, che Prefettura e Autorità portuale di Catania accolgano la richiesta dei cronisti di numerose testate nazionali e locali di essere messi nelle condizioni di documentare la situazione dei migranti a bordo delle due navi. Continuare a impedire loro di lavorare e di informare l’opinione pubblica non è soltanto negazione del diritto di cronaca, ma rappresenta un inaccettabile bavaglio indegno di un Paese civile”. Lo ha affermato Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi.

“La presidente Meloni sarà d’accordo con me che Catania e il suo porto non fanno ancora parte della Federazione Russa o dell’Iran. Pertanto informi il prefetto e l’autorità portuale di quella città che esiste in Italia la libertà di stampa e non si impedisca più ai giornalisti presenti di poter svolgere il proprio lavoro, prezioso in democrazia.” Lo ha detto il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.: “La denuncia e la protesta  in queste ore delle associazioni professionali della stampa italiana testimoniano un comportamento indegno per un Paese della Ue.”

(nella foto, sulla nave Humanity 1)

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