Maurizio Molinari, direttore de la Repubblica, riorganizza la Direzione e l’Ufficio centrale del giornale. Parte della redazione e il Comitato di redazione si arrabbiano. In particolare per un’assunzione/ritorno, quella di Walter Galbiati, che era andato via da Repubblica nel 2018, con uno degli incentivi all’esodo per andare ad occuparsi di contenuti digitali in Pirelli e ora torna -scrive Molinari- “in quella che è stata la sua casa, dove è cresciuto e si è fatto apprezzare per le sue spiccate qualità professionali e umane”. Torna per coordinare e sviluppare i contenuti carta/digitale del settore Economia e di Affari e Finanza.

Dalla redazione molte voci hanno chiesto un’assemblea. Il Cdr ha fatto un comunicato per ribadire un principio aperto dal caso Galbiati: “La priorità nelle assunzioni e nella scelta dei ruoli di maggiore responsabilità spetta ai redattori e colleghi in jobs act. Colleghi che ogni giorno dedicano a Repubblica non solo il proprio impegno professionale, ma da anni fanno sacrifici economici e di vita personale nei sempre più ricorrenti stati di crisi, solidarietà e risparmi”. 

Il Cdr riconosce le prerogative di scelta della direzione e il sostanziale rispetto degli accordi sindacali e non discute le qualità personali del collega. Ma sollecita la direzione a regolarizzare i contratti jobs act.

Nella riorganizzazione che Molinari dispone da lunedì 17 ottobre, al vicedirettore Carlo Bonini viene data la delega alla produzione, sviluppo e innovazione dei contenuti digitali. Al vicedirettore Francesco Bei viene assegnata la delega alla produzione, riforma e sviluppo dell’edizione cartacea, compresa la pianificazione delle iniziative editoriali a sostengo dell’edicola. Giancarlo Mola, capo redattore centrale, diventa anche responsabile del Seo, il sistema per meglio collocare i contenuti nei motori di ricerca, Google in particolare, La nuova delega servirà anche a “definire la gerarchia di affaccio nella homepage”. Vale a dire far salire o scendere i pezzi in base al consenso ricevuto.

(nella foto, Walter Galbiati)

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