I quattro giorni che infiammarono la Rai. 

Il Comitato di redazione del Tg1 protesta contro la decisione della Rai di programmare uno show quotidiano di Fiorello al mattino, fra le 7 e le 9, togliendo spazi al Tg1 diretto da Monica Maggioni (17 ottobre). I media titolano, più o meno, “Giornalisti Rai contro Fiorello” ( 18 ottobre). L’amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes, fa sapere che il progetto “é ancora in via di definizione” (18 ottobre). Il Cdr del Tg1 comunica che non ha nulla contro Fiorello e, prendendo atto del passo indietro Rai, annulla l’assemblea convocata per il 20 ottobre (19 ottobre). Fuortes annuncia in consiglio di amministrazione che si chiamerà “Viva Rai2″ il nuovo programma di Fiorello. Centotrentacinque puntate, dal lunedì al venerdì, dal 7 novembre su RaiPlay e dal 5 dicembre su Rai2, fino a giugno. Nella fascia tra le 7 e le 8.30.

Il Cdr del Tg1 aveva espresso “tutto il suo sconcerto e la sua totale contrarietà nell’apprendere del possibile approdo di un programma satirico di intrattenimento, guidato da Fiorello, al posto di quasi un’ora di programmazione gestita dal Tg1, nello specifico Tg1 Mattina”. La rappresentanza sindacale chiede chiarimenti all’Azienda e minaccia proteste per il nuovo morning show di Fiorello “Viva Asiago 10!” che sarebbe trasmesso nella mattina di Rai 1 e anche su Radio2 e RaiPlay, da lunedì 28 novembre, dopo tre settimane di rodaggio sulla piattaforma web con “Aspettando Viva Asiago 10!”, dal 7 novembre.

consultazione preventiva

“L’Usigrai non è stata preventivamente consultata, come deve avvenire in caso di cambio di palinsesto. E per questo ha già notificato all’Azienda la mancata informativa. Chiediamo: il Consiglio di Amministrazione della Rai è stato informato? Noi come Cdr della redazione del TG1 sottolineiamo la battaglia fatta per ottenere quegli spazi e lo sforzo enorme compiuto da tutti noi sul mattino. Quali sono le motivazioni editoriali? Come si può pensare di interrompere il flusso informativo con un programma satirico, generando confusione nel pubblico a casa? Non si può ospitare questo nuovo programma nella fascia della rete successiva al Tg1 e al Tg1 mattina dopo le 9? Un programma satirico con ospiti come quello che intuiamo dalle notizie circolate inoltre avrà un costo maggiore per l’azienda rispetto alla produzione del telegiornale e del Tg1 mattina”.

Il Cdr quindi chiede all’Azienda “di rispondere invece alle nostre costanti lamentele e denunce riguardanti le carenze di troupe e zainetti sempre più difficili da trovare. La Direzione, che abbiamo incontrato su questo e altri temi, ha condiviso la nostra preoccupazione sulla riduzione degli spazi editoriali del Tg1. Ci riserviamo di mettere in campo tutte le opportune forme di protesta”.

“straordinario artista”

Dopo 24 ore arriva la posizione dei vertici Rai: “Il progetto editoriale è ancora in fase di definizione, compresa la sua collocazione nei palinsesti”, dice l’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes.

Il Cdr del Tg1, a questo punto, ci tiene a chiarire le cose con Fiorello: “Caro Fiore, ti scriviamo in nome e per conto di tutta la redazione del Tg1, che nutre grande stima per il tuo lavoro e si diverte come tutti, da sempre, con le tue invenzioni televisive. Il Tg1 non è in guerra con nessuno, come scrivono i giornali. Forse non sarai stato informato, come noi del resto, che il Tg1 da qui a giugno avrebbe perso quasi 150 ore di informazione. Forse non sai che molti colleghi lavorano per quel prodotto con grande passione nel nuovo spazio concordato con la rete dopo anni di trattative. Ci sarebbe piaciuto condividere con te e con l’Azienda queste brevi considerazioni. I titoli dei giornali hanno parlato solo di guerra a Fiorello, per questo ci teniamo a sottolinearlo: Fiorello ci piace, ma con un progetto anche per il Tg1 e i suoi giornalisti”.

(nella foto, Rosario Fiorello)

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