“Indovinello: come si chiamava il famoso regista nonno di Carlo Calenda? Luigi Comencini. Che sceneggiato diresse per la tv? ‘Le avventure di Pinocchio’. Ecco: tutto torna”. Lo ha scritto su Facebook Carlo Fontana, condirettore della TgR, in un post che ha poi rimosso. Calenda, leader di Azione e ora frontman del Terzo Polo con Renzi,  ha risposto su Twitter: “Una cortesia, so che questo posto è diventato un immondezzaio, so che ci sono persone legittimamente arrabbiate per la scelta fatta. Lasciate stare i nonni etc. Ognuno è responsabile per se stesso. Buon divertimento”.
L’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, con una nota ha ripreso il comportamento di Fontana: “Non è tollerabile che chi lavora nel servizio pubblico utilizzi social, dibattiti pubblici o qualsiasi altro mezzo per colpire o al contrario spalleggiare questo o quel politico. I giornalisti Rai, a maggior ragione se dirigenti, devono tenere un comportamento consono, equidistante, rispettoso dei cittadini“.
Fontana intanto ha cancellato il post e dopo un colloquio con Alessandro Casarin, direttore della TgR, con una lettera alla Rai si è “scusato per l’accaduto e per il disagio creato, che non si ripeterà più”. Casarin ha preso atto delle parole di Fontana, inviandogli un “monito” a mantenere per  il futuro un “comportamento di equilibrio e sobrietà”. Ha anche ricordato a tutti i giornalisti il rispetto delle regole aziendali nell’uso dei social e di prestare la massima attenzione in ogni giorno dell’anno, campagna elettorale compresa.
Quindi, nuovo tweet di Calenda: “Incidente chiuso. Ogni tanto può scappare la frizione. E se c’è uno che può comprenderlo sono io”.

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