Si ricompone la frattura fra Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai e Carlo Fuortes, amministratore delegato Rai. Le edizioni notturne dei Tg regionali restano cancellate e l’amministratore delegato Fuortes si impegna al rispetto delle relazioni sindacali e delle regole contrattuali. Le due parti hanno concluso un accordo su sviluppo digitale dell’informazione regionale, ruolo degli inviati e smart working.

Tutto era nato (gennaio 2022) dalla decisione di Fuortes di abolire le edizioni notturne dei Tg regionali, in un’ottica di risparmio rispetto a un’audience non elevata. L’Usigrai ha fatto ricorso al tribunale civile di Roma, che a metà marzo ha condannato la Rai per comportamento antisindacale. Secondo il giudice non c’era stata la consultazione prevista dalle norme.

Un mese e mezzo dopo la condanna, le parti sono tornate al tavolo. L’Usigrai è stata assistita dall’Associazione Stampa Romana e dalla Fnsi.

La Rai certifica “l’accettazione delle ragioni del ricorso” e con il sindacato sottoscrive tre punti. Con la firma, avvenuta martedì 3 maggio, scrivono i rappresentanti sindacali aziendali, “Usigrai e Rai riprendono la strada del dialogo con il comune obiettivo di rafforzare il ruolo dell’Azienda di servizio pubblico nel suo percorso di trasformazione e rinnovamento tecnologico e produttivo, in linea con quanto previsto dal Contratto di Servizio”.
L’accordo prevede “investimenti su mezzi e risorse per l’informazione multipiattaforma e nuovi prodotti informativi per web e social. Si conferma inoltre l’importanza dell’informazione territoriale di servizio pubblico e il ruolo del lavoro giornalistico sul campo. Viene valorizzato il lavoro degli inviati e il loro ruolo di fonte primaria dell’informazione di servizio pubblico. Per la prima volta viene riconosciuta una ‘carriera di scrittura’, fino alla possibilità, per gli inviati di maggiore esperienza, di assumere ruoli di coordinamento in occasione di grandi eventi informativi. Sullo smart working, le nuove regole consentiranno anche alle giornaliste e ai giornalisti della Rai, nel rispetto delle esigenze produttive delle redazioni, una migliore possibilità di conciliazione dei tempi vita-lavoro, con una particolare attenzione ai temi della genitorialità e delle fragilità”.

Professione Reporter

(nella foto, Daniele Macheda, segretario Usigrai)

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