Sono d’accordo con la lettera dei dieci inviati sulla guerra in Ucraina. Se in una orchestra, chi dirige interpreta lo spartito sempre allo stesso modo e con la stessa bacchetta, alla fine la musica diventa monotona (monos= un solo tono). Invece c’è bisogno di qualcuno che racconti le cose con obiettività, innanzi tutto come è nata questa guerra, quali siano le scaturigini, cosa ha fatto “impazzire” Putin. I nomi fatti nella lettera di cui sopra sono di tutto rispetto ed i loro reportage sulle tante guerre cui hanno assistito come inviati, sono da incorniciare. Per me su tutti, spicca Capuozzo, raccontava nei suoi servigi come inviato di guerra, solo cose di cui era sicuro al 100% e con inconfutabile verità. Magari si realizzasse ciò che hanno scritto nella lettera!

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1 commento

  1. Sergio Santilli scrive: Magari si realizzasse ciò che hanno scritto nella lettera! Speriamo sia così. Un sogno? Si vive anche di sogni. Speriamo diventino realtà. Professione Reporter ci dà una speranza. Anche non condividendo alcuni passaggi della Lettera, oggi dopo 40 anni passati anche a scrivere e dopo 16 anni d’Iscrizione all’Albo Professionale ho provato un senso di serenità. Pensando si possa ancora scrivere e pensare in libertà. Grazie e Buon Lavoro!

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