di GIOVANNI LANDI

Un codice di condotta per uniformare – e migliorare – la qualità dei propri contenuti. Puntando su tre concetti chiave: accuratezza, equità e indipendenza. Citynews, editore di cinquanta testate locali e del portale nazionale Today, ha deciso di affiancare alle regole deontologiche della categoria, una serie di direttive aggiuntive rivolte ai propri giornalisti, circa duecentodieci fra redattori e collaboratori. L’osservanza del documento è stata prevista dall’accordo integrativo triennale fra Citynews e il comitato di redazione, entrato in vigore il 1° gennaio di quest’anno e confermato tramite un referendum da quasi il 95% dei votanti. Il vademecum, ispirato ad altri manuali italiani ed esteri, è stato stilato tenendo a mente le peculiarità del gruppo editoriale, una realtà esclusivamente online e diffusa capillarmente sul territorio, tanto da definirsi “leader in Italia nel settore delle news di prossimità”. 

Addentriamoci nel codice. La premessa contiene l’impegno di rivedere e aggiornare il documento “man mano che le nostre esperienze e norme in materia di giornalismo e media digitali evolvono”, ma anche l’avvertimento per cui “circostanze eccezionali possono richiedere eccezioni”.

valutare le prove

Le prime regole sono classiche: verificare e citare le fonti, rispettare il contraddittorio, non plagiare, separare i fatti dalle opinioni. Un’esortazione aggiuntiva riguarda il contesto delle notizie, che deve essere sempre fornito, per facilitare la comprensione degli avvenimenti; inoltre si invita a riconoscere e ammettere le immancabili aree di incertezza. Un ulteriore appunto riguarda l’imparzialità, quando si chiede di “lavorare al meglio delle proprie capacità per valutare prove e affermazioni senza distorsioni, esaminando sempre i modi in cui le esperienze e i valori personali possono modellare le nostre notizie”.

Un capitolo è dedicato al rapporto con le fonti, alle quali bisogna presentarsi “in modo aperto e preciso, senza mai camuffarsi”. Si insiste molto sulla necessità di preferire sempre persone identificabili. Se una fonte preferisce rimanere anonima, va fatto “ogni sforzo per ottenere le stesse informazioni da qualcun altro”, sebbene occorra mostrare una comprensione maggiore “quando esse riportano informazioni che potrebbero avere conseguenze negative sulla loro vita privata”. Troviamo poi un esplicito “diritto di replica” per chi è descritto in maniera negativa da un articolo, ma anche l’invito a “documentare le affermazioni di coloro che hanno influenza e potere”.

articoli con sponsor

Rispetto all’indipendenza dei giornalisti, il manuale impone di non accettare impieghi secondari o impegni di militanza politica, così come di rifiutare regali o favori da fonti o potenziali fonti. Ma si vieta anche di “pagare per accedere a informazioni” e di lavorare su storie, progetti o iniziative quando si ha “un coinvolgimento personale, interessi acquisiti o interessi finanziari”, propri o del partner.

Infine, si affronta il tema degli sponsor e dei finanziatori del gruppo editoriale. In primo luogo, lo stesso editore si impegna a diversificare le entrate, ritenendo la molteplicità di sostenitori una garanzia di autonomia. Quindi si fa il punto sulla pratica, sempre più diffusa, degli investimenti “condizionati”. Qui la regola di massima è invero piuttosto aleatoria. “In alcuni casi -si legge infatti – accettiamo finanziamenti per coprire giornalisticamente determinati argomenti, ma lo facciamo soltanto nel caso in cui avevamo intenzione di coprire comunque tali argomenti. Non accettiamo mai finanziamenti per riportare storie o notizie particolari che non avremmo voluto trattare”.  “Il feedback dei principali finanziatori -si aggiunge- è trattato come quello di qualsiasi altra entità: ascoltiamo il feedback, ma alla fine le decisioni sulla nostra linea editoriale sono di esclusiva pertinenza del Gruppo Editoriale Citynews”. Quanto alle sponsorizzazioni, si afferma il diritto di rifiutarle quando il contenuto risulti “fuorviante, fraudolento o sgradevole”, specificando che “in nessun caso una sponsorizzazione rappresenta un avallo dal Gruppo Editoriale”, e che i contenuti editoriali vanno chiaramente distinti da quelli a pagamento.

anti fake news

Il manuale è arricchito da tre allegati. 

Il primo è il “codice per la verifica delle notizie”, presentato anche come “codice anti fake news”, un approfondimento rispetto alle linee di massima dettate dal formulario deontologico. Ciò che viene raccontato deve essere basato su “prove solide e confermate”, ammettendo e correggendo rapidamente gli errori. Quanto alla raccolta del materiale, occorre preferire fonti di prima mano, limitare le notizie con un’unica fonte, controllare l’autenticità dei documenti e “confermare le affermazioni e le accuse avanzate dai contributori”.

Alcune norme sono espressamente pensate per le caratteristiche e i rischi del giornalismo web. Gli utenti e i lettori possono inviare contenuti e comunicati stampa, ma questi andranno chiaramente identificati come tali. Degli stessi va sempre controllata la qualità e, “nei limiti del possibile, la veridicità”. Si richiedono controlli ancora maggiori se si tratta di materiale proveniente dai social o in generale da Internet, citando sempre la fonte e non manomettendo i contributi foto-video. Il materiale d’archivio va sempre segnalato, perché potrebbe fuorviare “il pubblico in merito a una situazione, a eventi o a ciò che viene rappresentato”. Considerando i pericoli dello scorrere del tempo, poi, i giornalisti devono impegnarsi “a monitorare gli articoli pubblicati in passato, per aggiornarli o in caso eliminarli”.

errori da correggere

 

Il secondo allegato è dedicato alla “correzione degli errori”. Le modifiche vanno effettuate “in modo rapido, chiaro e appropriato”, nonché “utilizzando formule specifiche che riportino con precisione la data, l’orario e la motivazione della correzione”. Questa sezione contiene anche un sintetico prontuario per chi voglia inviare una segnalazione, con indirizzo email (segreteria.redazione@citynews.it), numero di telefono (06/45222411) e preghiera di segnalare il link dell’articolo in questione.

Il terzo e ultimo allegato, più tecnico, è dedicato alla privacy, con le norme sulla raccolta e l’utilizzo dei dati personali e dei cookies.

Nel testo del codice di condotta non c’è traccia di eventuali sanzioni per chi non rispetti una o più regole. E infatti il suo inquadramento è di natura più aziendale che professionale, risolvendosi in un incitamento a fare bene. Per le violazioni alle norme generali, del resto, rimangono valide le sanzioni disciplinari irrogate dall’Ordine dei giornalisti. In tal senso, il comitato di redazione di Citynews, insediatosi nel 2021 e composto da Gabriele De Giorgi, Sirio Tesori, Massimiliano Melley e, come rappresentante aggiunto dei precari, Daniele Ditta, aveva fatto notare all’azienda che un tale documento poteva apparire ridondante o eccessivo. L’editore, però, ha ritenuto utile la sua approvazione, probabilmente per provare a livellare e migliorare i risultati delle singole testate locali, piuttosto disomogenee quanto a qualità e reputazione. 

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