Da una parte la Rai taglia costi, dall’altra continua a utilizzare giornalisti esterni e a non utilizzare gli interni.

La denuncia è dell’Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai de del Comitato di redazione della Direzione Editoriale per l’Offerta Informativa. «Mentre la direzione aziendale prosegue nel progetto dei tagli lineari con operazioni come la soppressione della terza edizione delle Tgr -si legge in un comunicato- nei programmi di informazione di rete si vede l’ampio utilizzo di risorse esterne con grande dispendio economico e senza il rispetto della gerarchia contrattuale».

Negli ultimi mesi, dicono Usigrai e Cdr Offerta Informativa “sono più di dieci i nuovi giornalisti inseriti senza un contratto giornalistico nei programmi del perimetro informativo, attraverso prime utilizzazioni. Figure che prendono il posto di giornalisti interni spesso sottoutilizzati. Vediamo ancora autori esterni non giornalisti che coordinano giornalisti interni, reportage di professionisti non Rai acquistati al posto di produzioni interne, in un sistema di esternalizzazione che, oltre ad alimentare altro precariato, risponde di frequente al sistema delle chiamate dirette”.

Secondo i rappresentanti sindacali, “è sempre più cruciale e urgente confermare e formalizzare l’accordo sui freelance che regolamenta e risolve questi problemi e contraddizioni. Chiediamo che l’informazione risponda unicamente a logiche di servizio pubblico, imparziale e corretto. Se i costi vanno razionalizzati, possiamo facilmente dimostrare che questo si può e si deve fare nel rispetto della missione aziendale e della valorizzazione delle molte professionalità già a disposizione dell’azienda».

(nella foto, in alto, Daniele Macheda, segretario Usigrai)

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