Redazione di Torino della Repubblica. Escono tre giornalisti per prepensionamento. Non vengono assunti tre precari cosiddetti storici, quelli che lavorano da anni senza sicurezza del posto di lavoro. L’assemblea della redazione di Torino di Repubblica protesta: “Alla luce dell’ultimo incontro tra il Cdr, la direzione e l’Azienda, incontro nel quale uno dei punti era la verifica dell’accordo sui prepensionamenti, esprime stupore rispetto all’ipotesi che non venga assunto nessun precario della redazione di Torino. A fronte dell’uscita di tre colleghi, l’azienda non avrebbe infatti intenzione di procedere alla stabilizzazione dei collaboratori storici. Si tratta di colleghi che da più di dieci anni lavorano in maniera determinante alla fattura dell’edizione di Torino. Un’attività di produzione di notizie e contenuti che, se venisse a mancare, metterebbe a rischio l’uscita delle pagine locali e la produzione di contenuti sulle diverse piattaforme”.

In particolare, nel periodo di solidarietà e cassa integrazione, nelle difficoltà della pandemia, senza i collaboratori -dice l’assemblea- il giornale non sarebbe potuto uscire: “Il prepensionamento dei tre colleghi è solo l’ultima riduzione di personale che subisce Torino. Altri giornalisti hanno lasciato negli anni la redazione senza mai essere sostituiti. Il totale, a oggi, è di sei persone senza che sia mai stato assunto nessun collaboratore. I giornalisti della redazione di Torino avevano immaginato un’inversione di tendenza grazie all’accordo sui prepensionamenti. I giornalisti della redazione di Repubblica Torino ritengono che sia inaccettabile che i suoi collaboratori storici non vengano presi in considerazione per le assunzioni fatte e previste dall’azienda e dalla direzione all’interno del perimetro della testata. I giornalisti della redazione di Torino si aspettano pertanto che l’azienda e la direzione rivedano questa decisione. E in caso contrario si riservano di mettere in campo iniziative di protesta”.

ll Comitato di redazione di Repubblica in un comunicato “condivide la protesta e la richiesta espressa nel documento della  redazione di Torino. Ne sottoscrive il contenuto e precisa che il caso Torino è sempre stata considerata una priorità dal Cdr, che è al fianco della redazione nella vertenza per vedere riconosciuto il rispetto degli accordi sottoscritti e delle promesse fatte dalla direzione nel corso dei mesi scorsi in relazione all’accordo sui prepensionamenti”. 

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