A Hong Kong il sito di notizie indipendente Citizen News ha annunciato il 3 gennaio la chiusura, scrive l’Agenzia Ansa. I giornalisti parlano di un “clima deteriorato per l’informazione” e citano la necessità di garantire la “sicurezza di tutti”. Citizen News è l’ultimo di una serie di media pro-democrazia silenziati negli ultimi mesi nell’ex colonia britannica. L’ultima settimana del 2021 era stata la volta di Stand News: la polizia ha arrestato il direttore e cinque persone dello staff, incriminandole poi per “sedizione”.

E proprio il pugno di ferro contro Stand News, concorrente di Citizen, sembra essere la motivazione che ha portato a interrompere le pubblicazioni. Tra i più popolari siti di informazione, con oltre 800.000 follower sui social media, Citizen News è stata fondata nel 2017, veniva finanziata solo dal libero sostegno dei lettori ed accoglieva le firme di noti giornalisti di Hong Kong.

“Abbiamo cercato in ogni modo di non violare alcuna legge, ma non riusciamo più a vedere le linee seguite dalle forze dell’ordine, e non ci sentiamo più al sicuro nel nostro lavoro”, ha dichiarato Chris Yeung, co-fondatore del sito ed ex presidente dell’Associazione dei giornalisti di Hong Kong. 

Mentre i giornalisti davano l’annuncio -riporta Ansa- il nuovo parlamento di Hong Kong prestava giuramento, con i suoi membri eletti dopo che i candidati democratici erano stati eliminati dalla competizione dalle autorità cinesi. La scorsa settimana 89 su 90 neo deputati hanno firmato una dichiarazione in cui si dichiaravano favorevoli agli arresti nella redazione di Stand News. Il Global Times, pubblicazione di stato, ha salutato con favore la chiusura di Citizen News, perché “come Stand News, pubblicava articoli che criticavano aspramente il governo centrale e anche il Partito comunista cinese”.

Lo scorso anno, prima dell’intervento a Stand News, grazie a una nuova legge che punisce contenuti “sovversivi”, sono stati messi sotto sequestro i beni e arrestati i vertici del tabloid Apple Daily.

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