Ivo Caizzi, l’inviato del Corriere della Sera che copriva la corrispondenza da Bruxelles, dovrà essere reintegrato nel quotidiano di via Solferino.

L’ha sentenziato la Sezione Lavoro della Corte d’Appello di Milano. I giudici hanno stabilito che “il licenziamento intimato ad Ivo Caizzi va dichiarato inefficace e, in base alle regole di diritto comune, RCS Mediagroup s.p.a. deve essere condannata a riammettere il giornalista in servizio e a corrispondergli le retribuzioni maturate in forza del rapporto di lavoro mai interrotto”.

Caizzi era stato licenziato dall’editore RCS Mediagroup nell’aprile 2020 senza preavviso e senza rendere nota la motivazione. La rescissione del rapporto di lavoro era stata comunicata per lettera a Caizzi quando era bloccato nella sua abitazione di Bruxelles a causa del lockdown per la pandemia. In Tribunale la società dell’editore Urbano Cairo aveva giustificato la rescissione del rapporto di lavoro sostenendo che fosse stata raggiunta l’età pensionabile.

Il Collegio giudicante della Corte d’Appello – con la sentenza n.1581 del 14 dicembre 2021 – ha accolto il ricorso di Caizzi presentato dagli avvocati Mario Fezzi e Maurizio Borali.

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