Un ragazzo senza nome, in gravi difficoltà psicologiche aiutato e ritrovato grazie alle lettere del Corriere della Sera di Roma. Il 21 marzo, sulla rubrica di Paolo Conti “Una città, mille domande”, è stata pubblicato l’appello di Anna Amerise che chiedeva sostegno per un “ragazzo di origine straniera”, con evidenti problemi, accampato da mesi sul sagrato della chiesa Natività di Nostro Signore Gesù Cristo in via Gallia, zona San Giovanni. La lettrice raccontava che lei, come altri abitanti, aiutavano da tempo il ragazzo, ma non riuscivano (tra gli uffici del I Municipio e quelli della Asl di via Monza) ad assicurargli assistenza.

Dopo la segnalazione sulla rubrica, i volontari della Comunità di Sant’Egidio Appio Latino si sono impegnati per far ricoverare il ragazzo al reparto psichiatrico dell’ospedale San Giovanni. Con la Sala operativa sociale di Roma Capitale sono poi cominciate le ricerche per stabilire la sua identità. Il giovane parla francese. E’ stato contattato il Consolato della Francia e così è stato scoperto che si chiama Daniel, ha 30 anni ed è scomparso da più di due da Marsiglia, dove amici e familiari lo cercavano disperatamente.

Si tratta di un giovane con molti problemi, anche di orientamento. Scrivono i volontari: «Il Consolato di Francia ci ha aiutato mettendoci in contatto con il suo tutore e, finalmente, ormai trasformato nel corpo e nella mente, martedì 3 maggio il nostro amico Daniel è montato sull’automedica che lo ha riaccompagnato a Marsiglia». Seguono i ringraziamenti dei volontari alla rubrica e soprattutto «agli operatori sociali e sanitari che in questi due mesi di lotta ci hanno accompagnato e sostenuto».

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