Quattro filmati che riassumono la situazione delle donne nel giornalismo. Sono sul sito dell’Associazione Stampa Romana, curati dalla Commissione pari opportunità del sindacato regionale, a cura di Silvana Aversa.

Primo tema, “Sfruttamento e precariato”. Valentina Rossi presta volto e voce a una giornalista che racconta: “Sette euro a pezzo è quanto guadagno per sopravvivere”. La giornalista ha lavorato come articolo 1, ma poi il giornale ha chiuso: “Sette euro per un lavoro che comporta colloqui, verifiche e confronti: una cifra vergognosa”. Non si rivela perché ora teme di perdere anche questo.

Secondo tema, “Freelance e molestie”. “Visto che non sei più mia dipendente, perché non usciamo insieme?”. Comincia così il racconto della freelance Barbara Polidori

Terzo video, “Gender gap e nuove opportunità”. Francesca De Benedetti, di Domani, racconta che in Europa, in media, le donne sono pagate il 14 per cento in meno dei colleghi uomini. Le giornaliste tedesche ci metteranno un secolo per raggiungere gli uomini, le francesi un millennio”. E Manuela Iatì, Sky Tg 24: Quante donne sono ai vertici della professione? Forse più in tv che nei giornali, ma perché in tv conta anche l’aspetto esteriore”.

Infine, la questione “smart working”. Paola Zanca, capo del servizio politico del Fatto Quotidiano, spiega che prima accompagnava le figlie a scuola e poi le rivedeva il mattino dopo: “Ora ho capito che un modo per conciliare i diversi ruoli esiste, l’organizzazione del lavoro può essere diversa, dobbiamo pretenderlo”. E Valentina Roncati, Ansa: “Siamo tornati a pranzare e cenare insieme, con mio marito e mio figlio. Ma mi auguro si torni a lavorare in presenza, per riprendere i rapporti sociali con i colleghi”.

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