Il Gruppo Corriere, editore del Corriere dell’Umbria e al quale fanno capo il Corriere di Siena, il Corriere di Arezzo e il Corriere di Viterbo, ha reso noto di aver rinunciato al piano di riorganizzazione basato sulla cassa integrazione finalizzata al prepensionamento di due giornalisti. L’azienda ha deciso di proseguire nell’applicazione del contratto di solidarietà già accordato a suo tempo dal ministero. L’accordo era stato firmato al ministero del Lavoro dall’azienda e dal Comitato di redazione, mentre Federazione nazionale della Stampa italiana, Associazione Stampa Toscana, Associazione Stampa Umbra e Associazione Stampa Romana avevano rifiutato di sottoscriverlo. Il ritiro del piano, spiega l’editore, è avvenuto in seguito alla verifica, dopo la firma dell’accordo, che le norme non consentono di applicare il prepensionamento a colleghi pubblicisti ex art.36, condizione contrattuale questa di uno dei due giornalisti destinati al prepensionamento.

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