Il 18 maggio, giorno della ripartenza dopo la chiusura in casa, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha scritto una lunga lettera (una pagina) a Leggo, il quotidiano gratuito del gruppo Caltagirone. Dice il direttore Davide Desario: “Conte ha scelto il giornale del Paese reale, quello che si sposta in metro e bus e che spesso non ha i soldi per comprare un quotidiano. Al di là del contenuto, per me che lo dirigo da 2 anni è una grande soddisfazione”.

“Tornare alla normalità è un po’ come imparare di nuovo a camminare”, scrive Conte a Leggo. “Siamo vicini ai tanti cittadini in difficoltà troppo spesso invisibili, ai nostri giovani che sono alle prese con la precarietà e l’assenza di un lavoro. Hanno tutti bisogno di un gesto, di una mano dallo Stato, per riuscire a rialzarsi e a ripartire:  il reddito o di emergenza”.

L’altro giornale gratuito romano, Metro, ha chiuso per il lockdown, Leggo no. In più, il direttore Desario dal 4 marzo, tutti i giorni alle 18,30, conduce una diretta Facebook con il bollettino dei dati e le novità: un appuntamento da 150-200mila visualizzazioni e centinaia di commenti.

I rapporti fra il direttore e il presidente del Consiglio nascono lo scorso 2 giugno ai Giardini del Quirinale, per la Festa della Repubblica. Conte promette a Desario una intervista. In questi giorni, per l’impossibilità di un incontro, è diventata una lettera.

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