Nato il 25 aprile di 64 anni fa, il giornalista Andrea Vianello, già Direttore di Rai 3, Rai News 24 e Radio 1, ha annunciato nel giorno del suo compleanno l’addio alla Rai. Un addio indolore, secondo le sue parole, un addio invece motivato da ragioni “politiche” secondo il Comitato di redazione del Tg3.

“Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia’ Rai -scrive Vianello sul profilo X- Accordo consensuale. Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico”. 

Nessuna polemica, tono diplomatico, sentimentale, nostalgico. 

Invece, secondo i giornalisti del Tg3, dietro la rottura ci sarebbero dissidi tra Vianello e la tv di Stato, e di natura politica: “Il Cdr del Tg3 apprende con rammarico e preoccupazione che anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai -si legge in una nota- E’ l’ennesimo collega di grande livello che viene messo ai margini dall’azienda per motivi che non possiamo non definire politici, in un progressivo svuotamento di identità e professionalità. Auspichiamo che questa emorragia si arresti e che attraverso la valorizzazione di colleghi interni la Rai, e in particolare la nostra rete Rai3, possa recuperare la sua centralità nel panorama informativo e culturale nazionale, senza restare vittima di derive ideologiche che impoveriscono soltanto l’offerta per i cittadini che pagano il canone”. 

Vianello è entrato in Rai nel 1990, dopo aver collaborato con quotidiani e riviste. Cronista prima al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, ha seguito come inviato fatti di cronaca, dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al rapimento di Faruk Kassam. Dal 1998 al 2002, sotto la direzione di Paolo Ruffini, ha condotto “Radio anch’io”, poi è approdato in tv con “Tele anch’io”, su Rai2. Su Rai3, dal 2001 al 2003, è stato autore e conduttore di “Enigma” e dal 2004 al 2010 di “Mi manda Rai3”. Vianello nel 2012 diventa Direttore di Rai3, dopo aver condotto “Agorà”. Nel gennaio 2020 ha pubblicato il libro “Ogni parola che sapevo”, raccontando le conseguenze dell’ischemia cerebrale che lo ha colpito il 2 febbraio 2019, togliendogli temporaneamente l’uso della parola. Nel luglio 2020 viene nominato alla direzione di Rai News 24, l’anno successivo approda alla direzione di Rai Radio 1, Rai Radio 1 Sport, del Giornale Radio Rai e di Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato alla direzione generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi dalla nomina. Era al momento in attesa di collocazione e si era parlato di una sua possibile nomina alla direzione di Radio Tre.

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