L'Azienda "conferma la totale apertura a valutare nuove manifestazioni di interesse", ma senza procedura regolamentata. Confermata anche la volontà di cedere la testata. I giornalisti, contro l'ipotesi di acquisto del gruppo Angelucci, proclamano un'altra giornata di sciopero.
di LORENZO GRIGHI La testata online, nata a Napoli nel 2010 ha aperto sedi a Roma e a Milano, è formata da 50 giornalisti e 20 collaboratori. Esclusive su ambiente, rifiuti, terra dei fuochi e carceri.
di FABIO MORABITO Comunicato di sette associazioni di categoria per discutere il passaggio dall’Inps all’ente di previdenza dei giornalisti. Bilanci in rosso e tagli entro un anno. Statuto da cambiare.
La proprietà chiede 37 esodi di giornalisti su 180, circa il 20 per cento. Cassa integrazione e tagli agli stipendi. Il confronto con Repubblica. Manca un piano di sviluppo. I casi Annunziata e Verdelli.
Allegati al quotidiano venti volumi sul Ventennio di Mussolini. Il cdr protesta per una pubblicità dal linguaggio asettico. Il titolo e la foto vengono cambiati, il testo no. L’uscita alla vigilia della Festa del 25 aprile.
Dopo Coronavirus: comunicazioni al cdr di direttore e azienda. Non più di 178 presenze, scelte dai capiservizio. Docking stations per i portatili. L’assemblea: non accettiamo la soppressione delle postazioni dei giornalisti.
Lettera ai capi delle redazioni del Lazio, Abruzzo e Umbria. E' l'unico grande giornale a non aver riaperto gli uffici. La vendita del palazzo del Mattino e i timori per via del Tritone. L'Azienda: smart working negativo e nessun cambio di sede.
L’ordinanza riguarda Paolo Torresani, già responsabile relazioni esterne Rai, che lamentava la trattenuta di 230mila euro. Conseguenze negative: possibili meno assunzioni di giovani. Positive: ribadito che l’Istituto non è solo privato.
Giannini fa quattro pagine avvolgenti. Articolo di fondo sul Corriere, sottotestata di Repubblica, grandi foto di Messaggero e Avvenire. Niente in prima su Tempo, Libero, Verità, Foglio, Fatto Quotidiano, Giornale. Tutti direttori uomini (a parte Manifesto e Nazione).
di ALBERTO FERRIGOLO Storie di un anno. Telegram diffonde gratis il lavoro altrui, gli abbonati crescono e la pubblicità cala. Lasciano il comando Annunziata, Cusenza e Verdelli, abbandonano Valli e Stajano. La Rai assume, 640 mila giovani si informano su Instagram.

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