Sono passati ormai due mesi e venti giorni.

La Presidente del Consiglio d’Italia Giorgia Meloni non risponde a dieci domande sul suo rapporto con i giornalisti: perché li fugge, cosa ne pensa, cosa farebbe al posto loro (visto che è giornalista professionista anche lei).

Tutto era nato il diciotto agosto 2025, a Washington, Casa Bianca, vertice sulla crisi ucraina. Giorgia Meloni dice al Presidente Usa Trump che non ama parlare con i giornalisti italiani. La frase viene captata e diffusa. 

Il 23 agosto Professione Reporter ha mandato dieci domande allo staff della Presidente sulla relazione fra lei e la stampa, tema che riteniamo sia di interesse generale, poiché riguarda istituzioni e cittadini in una democrazia. Molti episodi, precedenti a quello di Washington, giustificano dubbi e richieste di chiarimenti: poche conferenze stampa, filmati autoprodotti, utilizzo frequente dei social. 

Ci rendiamo conto di non occupare grande spazio nei pensieri di Palazzo Chigi. Ma chissà cosa sarebbe accaduto se a rivolgere i quesiti fossero stati il New York Times, Le Monde o Il Corriere della Sera. Nessun media in Italia e all’estero ha ritenuto tuttavia di chiedere conto a Meloni del suo pensiero su media e dintorni.

Continuiamo a pubblicare qui le domande, aperte al commento di tutti (e sempre pronte per ottenere una replica dell’interessata).

  1. “Non voglio mai parlare con la mia stampa”: la sua battuta alla Casa Bianca il 18 agosto era solo una battuta?
  2. Alla fine dell’incontro lei ha suggerito di non incontrare i giornalisti. Solo per una questione di tempi o perché non riteneva opportuno informare i cittadini anche attraverso le domande della stampa?
  3. Lei crede nella funzione della stampa in un sistema democratico?
  4. Lei è iscritta all’Albo dei giornalisti professionisti. Cosa pensa dei giornalisti italiani?
  5. Pensa che i media italiani siano più governativi o anti-governativi? Pensa che dovrebbero essere più semplicemente professionali e trattare i temi senza spirito di parte?
  6. Il Consigliere Rai Natale ha proposto una conferenza stampa in Rai al mese per il Presidente del Consiglio, sul modello delle tribune politiche di un tempo. E ha proposto di abolire nei Tg le dichiarazioni brevi dei politici, in molti casi autoprodotte. Che ne pensa? 
  7. Spesso lei ha scelto di non incontrare la stampa e comunicare direttamente con i cittadini attraverso video o messaggi. Perché?
  8. Se esercitasse il giornalismo, come interpreterebbe il ruolo?
  9. Pensa che sarebbe giusto sospendersi dall’Ordine mentre si occupa una carica istituzionale come la sua?
  10. In Parlamento è in discussione una nuova legge sulla stampa: ce n’è bisogno secondo lei e cosa dovrebbe soprattutto contenere? Lo Stato dovrebbe sorreggere e difendere il giornalismo indipendente?

(nella foto, Giorgia Meloni con il Presidente Usa Donald Trump)

1 commento

  1. Ci mancherebbe altro. Ma conosco tanti politici che non amano i giornalisti, perlomeno non amano chi fa riprese come me, chi è in diretta su youtube – senza quasi audience, se non haters -, gratis e a proprie spese e fa domande vere. Conosco tanti dirigenti sportivi, imprenditori, che evitano accuratamente di essere ripresi o negano di essere quel che sono, quando mostro chi entra a un evento. Naturalmente all’esterno. Perchè oltre la porta serve l’invito e persino il parcheggio per qualcuno è un luogo privato

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