“Ovunque un giornalista venga messo a tacere, si indebolisce la democrazia”. E poi: “La libertà di stampa è un bene comune inalienabile. Chi esercita coscienziosamente questa vocazione non può vedere la propria voce messa a tacere da interessi meschini o dalla paura della verità”. Parola di Papa Leone XIV, che ha scritto un messaggio in occasione dello spettacolo teatrale in Perù “Proyecto Ugaz”, dedicato a Paola Ugaz, giornalista nota per l’inchiesta sul movimento ormai soppresso “Sodalicio” e per questo al centro di persecuzioni. Traendo spunto dalla esperienza della donna, il Pontefice incoraggia alla libertà di stampa e dice a tutti i comunicatori peruviani: “Non temete, attraverso il vostro lavoro potete essere artefici di pace, unità e dialogo sociale. Siate seminatori di luce tra le ombre”.

in scena a lima

“Projecto Ugaz” è in scena a Lima, al Teatro Plaza, dal 3 al 29 giugno. Il messaggio del Papa ribadisce l’importanza dei due temi-chiave della piéce: la lotta agli abusi e l’importanza di un lavoro giornalistico svolto nella verità e libertà. Paola Ugaz è nota nel Paese sudamericano per il suo lavoro d’inchiesta contro uno dei movimenti in passato più potenti di tutta l’America Latina, il “Sodalizio di Vita Cristiana”, più comunemente chiamato “Sodalicio”. Movimento soppresso da Papa Francesco il 14 aprile scorso per i casi di abusi di vario genere e corruzione al suo interno, a partire dagli stessi vertici e dal fondatore Luis Figari.

Paola Ugaz ha firmato nel 2015 insieme al collega Pedro Salinas, un libro che raccoglieva le testimonianze delle vittime. Da quelle pagine sono scaturiti diversi provvedimenti della Procura peruviana e indagini interne allo stesso “Sodalizio”. Le stesse pagine sono costate alla free lance anni di denunce, persecuzioni, attacchi nella vita privata e professionale, specie tramite i social media.

incoraggiamento di francesco

Ugaz nel novembre 2022 aveva chiesto aiuto e protezione per lei e altri tre giornalisti a Papa Bergoglio, il quale ha ricevuto tutti all’inizio del dicembre dello scorso anno, e ha incoraggiato il loro lavoro.

Papa Leone XIV conosce a fondo la realtà peruviana e il caso “Sodalizio”, oltre che il lavoro della stessa Ugaz, abbracciata a maggio in occasione della prima udienza ai rappresentanti dei media dopo il Conclave. Il messaggio del Papa viene letto in teatro da monsignor Jordi Bertomeu, officiale del Dicastero per la Dottrina della Fede e commissario apostolico in Perù per la vicenda “Sodalicio”. Il Pontefice vuole dire tre volte grazie. Anzitutto a chi ha ideato e realizzato “Proyecto Ugaz”, che non è solo teatro ma “memoria, denuncia e, soprattutto, un atto di giustizia”. L’altro grazie Papa Leone lo invia a quanti hanno perseverato in questa causa, “anche quando sono stati ignorati, squalificati o addirittura perseguitati giudiziariamente”. Infine la gratitudine più profonda il Pontefice la rivolge alla stessa Paola “per il coraggio dimostrato nell’avvicinarsi a Papa Francesco il 10 novembre 2022 per chiedere protezione dagli attacchi ingiusti che lei e altri tre giornalisti, Pedro Salinas, Daniel Yovera e Patricia Lachira, hanno subito per aver denunciato gli abusi commessi da un gruppo ecclesiale con sede in diversi Paesi ma originario del Perù”.

sacra missione

Tornano quindi le parole rivolte ai media il 12 maggio: “Una riaffermazione della sacra missione di coloro che, attraverso la loro professione giornalistica, diventano ponti tra i fatti e la coscienza delle persone. Anche di fronte a grandi difficoltà. In questo tempo di profonde tensioni istituzionali e sociali, difendere un giornalismo libero ed etico non è solo un atto di giustizia, ma un dovere di tutti coloro che aspirano a una democrazia forte e partecipativa”.

Il Papa si rivolge alle stesse autorità peruviane, oltre che alla società civile e anche ogni cittadino, affinché proteggano coloro che, dalle radio comunitarie ai media tradizionali, raccontano la realtà “con integrità e coraggio”.

(nella foto,Paola Ugaz)

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