Una troupe di “Quarta Repubblica”, trasmissione condotta su Rete 4 (Mediaset) da Nicola Porro va al Salone del Libro di Torino e si spaccia per una troupe di Rai News 24. In questo modo raccoglie pareri contro il massacro di civili a Gaza. Per dimostrare -probabilmente- che il Salone è un luogo di propaganda pro-palestinese. Il servizio va in onda la sera di lunedì 19 maggio. Il giorno successivo il Comitato di redazione di Rai News 24 denuncia l’accaduto e Mediaset sconfessa con grande durezza l’autore del servizio e il metodo da lui utilizzato, senza mai nominare Porro.
“intolleranza pro palestina”
Ripartiamo dall’inizio. Da giorni su Facebook e su X Nicola Porro critica “l’intolleranza e l’antisemitismo Pro Palestina al Salone del libro”.
Lunedì 19 su “Quarta Repubblica” viene trasmesso un servizio di Federico Novella con interviste nel Salone che deplorano la situazione a Gaza.
Martedì 20 arriva un comunicato del Cdr di Rai News 24 che “esprime forte preoccupazione perché i componenti di una troupe di Rete 4 si sarebbero identificati come giornalisti della testata Rai News 24 per ottenere interviste a partecipanti, attivisti e intellettuali che condannano il massacro quotidiano dei civili a Gaza da parte di Israele”. Prosegue il Cdr: “Il fatto è stato così raccontato sui social da un editore intervistato, il quale ha definito il servizio andato in onda la sera stessa sul canale Mediaset come una ‘narrazione a effetto’ e una ‘mistificazione deliberata’”. Il Cdr afferma di aver avuto testimonianze che “anche altri partecipanti al Salone si sono imbattuti in questo tentativo di raggiro da parte della stessa troupe”.
“massacro condannato”
Conclusione: “Spacciarsi come giornalisti del servizio pubblico, se tutto è andato come riportato dai testimoni, è doppiamente grave: una violazione deontologica che ci riserviamo di denunciare nelle sedi opportune, e una mancanza di rispetto per la Rai e per tutti noi colleghe e colleghi che ogni giorno ci battiamo per portare avanti pratiche trasparenti e autorevoli. Diffidiamo chiunque abbia abusato del nome della Rai e della buona fede degli intervistati a reiterare questo comportamento. E ribadiamo l’urgenza di raccontare la guerra in Medio Oriente rispettando la verità dei fatti e la necessità di far entrare a Gaza i giornalisti per permetterci di mostrare un massacro condannato dal diritto internazionale, così come abbiamo fatto, senza risparmiare atroci particolari, con il terribile attacco di Hamas del 7 ottobre”.
“iniziativa personale”
Qualche ora più tardi sull’account Instagram di “Quarta Repubblica” si legge: “Per sua iniziativa personale il giornalista di ‘Quarta Repubblica’ Federico Novella si è presentato al Salone del Libro sostenendo di appartenere ad un’altra testata pur di ottenere un’intervista con l’editore Andrea Colamedici. La direzione di Videonews si dissocia e stigmatizza questo comportamento scorretto e deontologicamente censurabile, scusandosi con tutti gli interessati. E’ un fatto grave e vigileremo perché non accada mai più”.
Nello stesso spazio c’è una dichiarazione di Federico Novella, inviato di “Quarta Repubblica” al Salone del Libro: “Non ho giustificazioni, è stata una scelta sbagliata, totalmente mia, e me ne assumo tutta la responsabilità. Voglio scusarmi con Andrea Colamedici, con Mediaset e con chiunque sia stato coinvolto”. Videonews è la testata che sovrintende agli spazi giornalistici di approfondimento delle reti Mediaset.
Il servizio di Novella è stato rimosso dall’archivio Mediaset dei programmi da rivedere.
Professione Reporter
(nella foto, Nicola Porro)
Soltanto una parola: Schifo!
Sono disgustata dai metodi di questi “giornalisti” e come viene trattata l’informazione e chi la fa in modo corretto, in questo nostro ormai triste paese.
Sarebbe stata rilasciata la stessa intervista se il giornalista si fosse presentato come inviato di rete quattro? Cos’è più grave ,l’ostracismo nei confronti della stampa non allineata a sinistra o l’essersi presentato sotto mentite spoglie per aggirare questo ostracismo?