Continua il clima di tensione nella Cronaca di Roma del Corriere della Sera. Dopo un’assemblea il 18 maggio è stato annunciato al Direttore Luciano Fontana che giovedì 22 maggio i redattori non firmeranno i pezzi, sia sull’edizione di carta sia su quella online.

Nella lettera inviata a Fontana la redazione dice che è “ancora in attesa di una risposta alla lettera del 14 maggio scorso che richiamava la precedente del 17 febbraio (anche quella senza alcuna risposta), nella quale sensibilizzavamo la direzione sulle numerose problematiche che da molto tempo affliggono la Cronaca di Roma”. La redazione dice al Direttore che ritiene “auspicabile avere con te un incontro diretto ( da quanto tempo non parli con noi?) per poterti spiegare, tra l’altro, che la promozione del collega Di Frischia non sana il complesso di problemi in sospeso da tempo: vuoti di organico, riconoscimento del lavoro svolto, salvaguardia della dignità professionale, organizzazione del lavoro e anomalie contrattuali tra qualifiche e reali mansioni, collaboratori sottopagati o inesistenti”. Francesco Di Frischia venerdì 16 maggio è stato promosso da Vicecaposervizio a Caposervizio.

In questa assenza di risposte la cronaca di Roma conferma lo stato di agitazione, con applicazione degli orari e delle mansioni contrattuali e, a sostegno delle rivendicazioni, avvia lo sciopero delle firme.

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