Quindici giorni esatti dopo l’arrivo del nuovo Capo della Cronaca di Roma i cronisti romani del Corriere della Sera proclamano lo stato di agitazione. L’assemblea della Cronaca di Roma ha informato la direzione e tutta la redazione che “garantendo come sempre il nostro contributo al lavoro collettivo per la fattura del giornale e del sito, ci atterremo strettamente all’orario e alle mansioni contrattuali”. Tutte le decisioni sono state votate a grande maggioranza.

antiche e recenti

Le ragioni della protesta sono di vario genere: alcune più antiche -quindi non addebitabili al nuovo responsabile Andrea Di Caro, arrivato il 2 maggio 2025- altre più recenti. Fra queste ultime la nomina “a tempo” di un Vicecapocronista in arrivo dal Corriere di Bologna. L’assemblea lamenta anche la mancata risposta del Direttore Luciano Fontana al documento assembleare inviato tre mesi fa, le mancate sostituzioni degli altri vuoti in organico del desk e “l’assenza di qualunque riconoscimento, aldilà delle parole di rito, dell’enorme lavoro della nostra redazione, anche nella fattura delle pagine nazionali, e dei brillanti risultati del sito”.

L’assemblea, che si è svolta il 14 maggio, si riserva “successive azioni a tutela della dignità professionale”.

lavoro per il nazionale

Nella lettera al Direttore del 17 febbraio 2025 giornaliste e giornalisti della Cronaca di Roma parlavano della carenza di organico, tenuto conto del fatto che i cronisti scrivono molti pezzi per il nazionale e che alcuni colleghi in forza alla Cronaca lavorano da anni solo per il nazionale. Che gli ultimi sei rinforzi sono stati assunti solo in seguito a cause giudiziarie. Che non esistono quasi più collaboratori. Che i carichi di lavoro sono in aumento. Che non vengono fatte nomine al desk da anni, con discrepanza fra qualifiche e reali mansioni: “Ferme restando le tue prerogative -si concludeva la lettera al Direttore- e certi che la tua scelta cadrà su una figura autorevole e di prestigio, in grado di garantire un prodotto di qualità e un’informazione forte e indipendente, ci auguriamo un Capocronista che non solo tuteli la redazione, ma punti sul rinnovamento degli incarichi e valorizzi le esistenti professionalità dei redattori e il loro desiderio dei lavorare al meglio per la Cronaca di Roma e per tutto Il Corriere della Sera”.

Professione Reporter

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