Domani dedica ampi articoli ai medici e alle strutture sanitarie che negano alle donne il diritto ad abortire. Dopo 46 anni, le garanzie offerte dalla legge 194 alle donne restano sulla carta, a meno che non si risieda in Emilia-Romagna o in Toscana o in Trentino. In Italia i ginecologi non abortisti sono il 63,4 per cento, gli anestesisti il 40,5 per cento. Quindi quasi oltre 6 medici su 10 non praticano l’IVG. L’ ultima relazione del ministero della Salute, 2022 con dati 2021, dice che in Abruzzo e in Sicilia 9 medici su 10 sono obiettori, in Campania, Puglia e Basilicata 8 su 10. E ci sono in Italia 72 ospedali con personale obiettore tra l’ 80 e il 100 per cento.
E’ uno degli argomenti salienti nella “Rassegna stampa sui generis” curata da GiULiA Giornaliste. La settimana è quella dal 1° al 6 luglio 2024, le testate esaminate sono
Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Giornale, Il Messaggero, Avvenire, Domani, Il Fatto quotidiano, Il Sole 24 ore, Il Manifesto, Libero, La Verità, QN, La Gazzetta dello Sport, Tuttosport, Corriere dello Sport.
Le firme In prima pagina questa settimana sono 958 maschili e 283 femminili; editoriali, commenti e analisi: 174 maschili e 22 femminili; 245 interviste a uomini, 56 a donne.
VERTICI DEL POTERE. In Gran Bretagna il premier laburista Keir Starmer ha nominato il governo con quattro donne. Rachel Reeves, economista, prima donna Cancelliera dello scacchiere: Il Sole 24 ore la mette in prima pagina con grande foto e la chiama Cancelliere all’esterno e Cancelliera all’interno; Angela Rayner, sindacalista, vice premier; Yvette Cooper ministra dell’Interno, veterana del Labour, eredita il complicato dossier migranti; Shabana Mahmood, avvocata, ministra della Giustizia e Lisa Nandy di origini indiane, ministra per la Cultura. Tutte fra i 40 e i 50 anni, rappresentano le varie anime laburiste.
JILL BIDEN ACCUSATA. Sulla Stampa del 3 luglio impietoso ritratto della first lady Jill Biden, scritto da Maria Laura Rodotà: accusata di amare troppo il potere e sostanzialmente di essere l’unica che sta spingendo perché il marito non si ritiri nella corsa alla Casa Bianca, malgrado i limiti fisici e l’insofferenza di alcuni finanziatori. Inoltre, scrive sempre Rodotà, dicono che abbia anche molto lavorato in questi anni per non far emergere Kamala Harris, vice di Biden.
KAMALA RITORNA. Nonostante dal 2020, dopo la sua elezione, Kamala Harris sia uscita dai radar dei media mondiali, la sua esperienza e il suo impegno politico la rendono una delle possibili e logiche alternative a Biden. Ma a parte Il Messaggero, che offre un ritratto equilibrato della Harris, gli altri giornali italiani la trattano con sufficienza, come una scelta obbligata, (c’è chi ne sottolinea le gaffe e la risata sguaiata), ma non entusiasmante e le contrappongono Michelle Obama, lei sì brillante e autorevole. Ma l’ex inquilina della Casa Bianca si dice disinteressata. Kamala Harris è l’unica eventualmente, in quanto vice, a poter gestire i finanziamenti dei sostenitori.
DIRITTI DI MARINA. Da noi ha destato fibrillazioni nel centrodestra l’intervista al Corriere della sera di Marina Berlusconi, che ha comunicato la sua sintonia con la sinistra in tema di diritti.
CACCIATA DUE VOLTE. Ampio dibattito sul tema dell’antisemitismo dopo il servizio, realizzato da una unità investigativa di Fanpage con una giornalista infiltrata, sui comportamenti razzisti e antisemiti dei militanti del movimento giovanile di Fratelli d’Italia. “Alla mia età dovrò essere cacciata dal mio paese come già sono stata cacciata una volta?”, ha commentato la senatrice Liliana Segre dopo aver guardato i filmati, acquisiti dalla Commissione parlamentare da lei presieduta e anche dalla Procura di Roma.
SOTTO COPERTURA. Sul Manifesto un commento di Mariangela Mianiti sul giornalismo sotto copertura fatto dalle donne. È stato inventato nel 1880 da una cronista americana, Nellie Bly, che lavorava per il New York World di Joseph Pulitzer. Si finse pazza per entrare nell’ospedale psichiatrico di Manhattan e raccontò le condizioni in cui erano tenute le ricoverate.
PERICOLO SUL LAVORO. La Repubblica del 2 luglio richiama in prima pagina il report Istat sulle molestie nei luoghi di lavoro. Il servizio di Alessandra Ziniti, con il commento di Linda Laura Sabbadini, racconta di 2,3 milioni di persone prese di mira con comportamenti inappropriati, di questi l’81 per cento sono donne, circa 2 milioni. Molto bassa la percentuale di denunce: l’87 per cento delle persone tace, soprattutto le donne, ma anche gli uomini che in genere danno meno peso a quelle che considerano sì molestie, ma non poi così gravi da dover mettere in gioco la propria posizione in azienda. Solo lo smart working ha fatto calare i casi di qualche punto percentuale.
INTERROGATE E UMILIATE. Quando le donne denunciano rischiano di subire umilianti interrogatori e sentenze non favorevoli. E’ il caso della hostess di Malpensa che si era rivolta ad un sindacalista Cisl, Raffaele Meola, per chiedere aiuto in una vertenza sindacale: secondo i giudici di secondo grado, però, la reazione della donna alle molestie era stata tardiva: 20 secondi, e quindi il dissenso non è stato mostrato chiaramente. Così l’uomo è stato assolto, malgrado le testimonianze di altre colleghe che avevano confermato certi comportamenti del sindacalista, nel frattempo allontanato dal sindacato. Parola alla Cassazione: altre sentenze definitive vanno in senso contrario e mettono in conto a volte che la vittima sia paralizzata dalla sorpresa e dalla paura.
TRECENTO SU 900. Su Avvenire si parla della Settimana sociale dei cattolici in Italia e si sottolinea come per la prima volta dei 900 delegati di diocesi e associazioni cattoliche 300 sono donne e 300 giovani.
ATTI PERSECUTORI. Uccisa a Roma Manuela Petrangeli, mamma di un bambino di 9 anni. L’ex compagno Gianluca Molinaro, le ha sparato dalla sua utilitaria, si è costituito poco dopo. Aveva precedenti per atti persecutori nei confronti della prima moglie.
ALLARME DEL MARITO. È ancora invece un giallo a Treviso la morte di Vincenza Saracino, il cui corpo senza vita è stato trovato abbandonato in una fabbrica dismessa. Due coltellate le sono state fatali, è morta per dissanguamento. La donna conosceva il suo assassino, che non ha agito per rapina. Il marito, titolare di alcuni sexy shop in città, è stato il primo a dare l’allarme per la sua scomparsa.
FALLIMENTI PERSONALI. Sui due fatti c’è un commento di Assia Neumann Dayan: “Se nemmeno il pensiero di rendere orfano tuo figlio non ti ferma, non ti ferma niente. Gli uomini che ammazzano le compagne non hanno moventi diversi da gelosia, possesso, fallimento personale, vendetta, sono omicidi fini a sé stessi, non credo nemmeno siano tutti frutto di un’educazione sbagliata o della società patriarcale. Sono azioni spudorate, non c’è nemmeno il tentativo di farla franca”.
AUTO NEL PO. Stefano Del Re e Lorena Vezzosi, 53 e 51 anni ex coniugi morti con l’auto nel Po a Casalmaggiore. Più che un incidente sembra trattarsi di un omicidio-suicidio.
ABBRACCIATI DALLA FINESTRA. C’è poi la tristissima storia di una mamma che si è lanciata dalla finestra abbracciata al suo bimbo di 5 anni, sono morti entrambi.
POCHE RIGHE. Poco più di una breve per la condanna a 12 e 13 anni per i due unici maggiorenni del gruppo che violentò due bambine di 10 e 12 anni a Caivano.
NUOVO PROCESSO. La Cassazione ha deciso che ci sarà un nuovo processo per Alex Cotoia, il ragazzo che nel 2020 uccise il padre per difendere la madre dalle sue violenze. Assolto in primo grado, condannato a 6 anni e 2 mesi in appello, ora dovrà affrontare un nuovo processo.
PNEUMOLOGO RESPINTO. Su Domani Giulia Merlo dà notizia del respingimento da parte della gup del tribunale di Roma della richiesta di patteggiamento da parte di Luca Richeldi, pneumologo del Policlinico Gemelli e indagato per violenza sessuale, aggravata dal rapporto fra medico e paziente. La vicenda dell’abuso su una donna di cui Richeldi era medico curante era stata resa nota da Domani. La donna ha anche rifiutato un risarcimento di 10.000 euro da parte del medico, commentando che così si dà voce anche a chi non ha avuto la forza di denunciare. Delusa la difesa del dottore, secondo la quale così si andrà incontro a un dibattimento lungo e gravoso per entrambe le parti.
LIVELLO LOCALE. A Bologna una ragazza si è buttata dalla finestra per sfuggire ai tre uomini che l’avrebbero violentata nell’appartamento di uno di loro dove l’avevano attirata con la scusa di consumare della droga insieme. Il fatto risale a maggio e sono state necessarie molte indagini da parte dei carabinieri prima di arrivare al fermo di tre uomini, due cittadini tunisini, 18 e 17 anni e un giovane italiano di 22. Molto trattata a livello locale, la notizia è stata registrata ma non approfondita nelle cronache nazionali.
ATTENUANTI GENERICHE. Poco trattata anche la motivazione della sentenza che ha evitato l’ergastolo a Zakaria Atqaoui che uccise l’ex fidanzata ventenne Sofia Castelli. Per farlo aveva rubato un mazzo di chiavi dalla casa della ragazza, si era nascosto in un armadio per sorprenderla al ritorno della discoteca e ucciderla nel sonno mentre dormiva. Gli sono state riconosciute le attenuanti generiche per aver ammesso le sue responsabilità, per la giovane età e per non avere precedenti penali e, infine, per la sua storia disagiata e difficile, abbandonato dai genitori a 16 anni.
QUATTRO PER CENTO. Le notizie di sport focalizzate sulle figure femminili sono il 4% e spesso usano un linguaggio ancora stereotipato. Se ne è parlato il 3 luglio nella Sede di Milano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel corso di un incontro organizzato con il progetto #100esperte, promosso da GiULiA Giornaliste e dall’Osservatorio di Pavia, con il sostegno di Fondazione Bracco, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti Lombardia, l’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed) dell’Università Cattolica e Fondazione Milano Cortina 2026, dedicato alle prossime Olimpiadi.
GIOCHI ALLA PARI. Quelli di Parigi saranno i primi Giochi con una parità assoluta. Se a Parigi 1900 avevano partecipato 22 donne (2%), a Tokyo 2020 avevano raggiunto il 48,7%. Ai prossimi Giochi Olimpici ci saranno 5.250 donne e 5.250 uomini (50%). Anche nelle Paralimpiadi si sono fatti molti passi avanti: a Roma 1960 avevano partecipato 37 donne e 161 uomini (19%); in quelle del 2024, ci saranno 235 eventi medaglia per donne (43%, su un totale di 549).
CIGLIA FINTE. Sui siti va fortissimo Alisha Lehmann calciatrice svizzera di grande presenza, tanto i titoli parlano delle sue ciglia finte e del fidanzato Douglas Luiz, più che del suo passaggio alla Juventus femminile.
SWIFT SMUOVE. Taylor Swift, la cantante pop statunitense in tour per due giorni, 13 e 14 luglio a Milano: di lei dicono che con una sola parola riesca a smuovere punti di Pil e masse di elettori. Il Giornale ha fatto un po’ di conti: le prenotazioni su Airbnb sono cresciute del 250 per cento, rispetto al medesimo periodo del 2023, merito dei fan americani più ricchi che la seguono in ogni suo tour, così come sono raddoppiati i costi di treni e aerei per le due serate a Milano.
La “Rassegna sui generis” è coordinata da Barbara Consarino, con Maria Teresa Manuelli, Laura Fasano, Gegia Celotti, Caterina Caparello, Luisella Seveso, Paola Rizzi e Maria Luisa Villa.
(nella foto, un articolo su Taylor Swift a Milano)