A proposito del video della mamma che abbandona il neonato ad Aprilia. Una notizia, una fettina un tanto al chilo!
Qui non c’entrano niente né Meloni né Salvini (salvo per il fatto di aver selezionato con cura quelli che li incarnano in Rai). C’entrano quei giornalisti e quelle giornaliste intrisi della peggior cultura discriminatrice del potente di turno ma, soprattutto, professionalmente incompetenti e ossequiosi di quel potere. Il dramma italiano sta tutto qui: il servilismo. Politico, culturale, umano.

g.giov2011@gmail.com

2 Commenti

  1. Gianni Giovannetti è uno dei non pochi (per fortuna…) che può permettersi di scrivere quanto ha scritto. L’assenza o quasi di Scuole e di osservanza diffusa delle nostre norme deontologiche sono tra i principali fattori di questa palude intellettuale e professionale. La principale terapia: riaprire davvero sul rinnovo del contratto, come farà la Fnsi con molta onestà. Insieme con il potenziamento e nuove aperture di Scuole di Giornalismo calate nelle realtà regionali

    Buon lavoro a tutte e a tutti Gc

  2. Sì Giancarlo, occorre un nuovo abbecedario etico e professionale di un mestiere ormai allo sbando. Spesso vittima di editori che non sanno un fico secco di editoria e informazione (anzi le detestano) e infilano i loro scarponi in quell’ambito al solo scopo di trarne un vantaggio politico e meramente commerciale. Questa professione si potrà salvare solo se sarà fino in fondo consapevole della sua funzione sociale e democratica, e se saprà far fronte ai “mercanti del tempio” che si vendono l’anima per un piatto di lenticchie.
    Un caro abbraccio
    Gianni Giovannetti

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