Una Corte di Mosca ha revocato la licenza di pubblicazione per il giornale indipendente Novaya Gazeta, diretto dal Premio Nobel per la pace Dmitry Muratov. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. La decisione è stata presa su richiesta dell’ente statale per il controllo sui media, Roscomnadzor.
Novaya Gazeta aveva comunque sospeso le pubblicazioni per decisione autonoma fin da marzo denunciando pressioni delle autorità per la sua posizione critica contro la cosiddetta “operazione militare speciale” in Ucraina.
Poche ore dopo l’annuncio della decisione su Novaya Gazeta è arrivata la lettura della sentenza nei confronti di Ivan Safronov, condannato a 22 anni di reclusione in una colonia penale con l’accusa di “alto tradimento”. Il giornalista, che scriveva di questioni militari per quotidiani prestigiosi quali Kommersant e Vedomosti, era stato arrestato nel luglio del 2020. Due mesi dopo che aveva lasciato l’attività di reporter e assunto l’incarico di consigliere del capo dell’agenzia spaziale russa Roscomos.
Safronov ha sempre respinto le accuse di spionaggio e secondo la testata d’inchiesta Proekt, i presunti “segreti di Stato” che Safronov è accusato di aver divulgato erano in realtà già consultabili online. L’accusa aveva chiesto una condanna a 24 anni di reclusione, ma secondo la difesa si era dichiarata pronta a dimezzare la richiesta se l’imputato si fosse dichiarato colpevole.
Alcune decine di sostenitori di Safronov presenti alla lettura della sentenza hanno gridato “libertà” e lo hanno applaudito, mentre gli avvocati difensori hanno annunciato che faranno ricorso in appello.

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