Sono stati condannati in primo grado i quattro appartenenti alla famiglia dei Casamonica Nando, Loreta, Guerrino e Loreta che l’8 maggio 2018 a Roma aggredirono il giornalista Nello Trocchia e l’operatore della Rai Giacomo De Buono (lavoravano per “Nemo”) e la giornalista di La7 Micaela Farrocco. Lo rende noto il Sindacato unitario giornalisti della Campania, che è intervenuto nel processo, con l’avvocato Giancarlo Visone, per la tutela legale del collega Trocchia e per costituirsi parte civile.

“Il tribunale di Roma -spiega l’Assostampa in una nota- ha disposto anche la condanna generica degli imputati al risarcimento dei danni patiti dal Sugc. Il tribunale con la medesima sentenza ha anche attribuito una provvisionale immediatamente esecutiva a favore del sindacato”.

Per il segretario del Sugc, Claudio Silvestri, “questa sentenza rappresenta un segnale importante per la tutela della libertà di informare”.

I reporter stavano riprendendo l’esecuzione dell’arresto di Antonio Casamonica e Alfredo Di Silvio, ritenuti responsabili del pestaggio, avvenuto l’1 aprile, ai danni di una donna disabile e del titolare del Roxy Bar di via Barzilai, alla Romanina. Gli imputati li hanno aggrediti colpendo e danneggiando la loro strumentazione tecnica. “Togli la telecamera, vattene faccia di merda, ti levi, ti do una mazzata e ti faccio cadere a terra”, sono alcune delle aggressioni verbali ricevute dai giornalisti.
Gli oltraggi hanno riguardato anche quattro poliziotti, ma la Polizia di Stato non si è costituita parte civile.

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