(S.G.) “La nostra giornalista Victoria Roshchyna è stata rilasciata dalla prigionia russa. Ora è in viaggio per la sua città natale, Zaporizhzhia. È stata catturata il 15 marzo a Berdyansk”. Così l’emittente ucraina Hromadsk TV ha annunciato la liberazione della sua redattrice. La giovane reporter era scomparsa mentre raccontava la guerra dai fronti orientale e meridionale, tra Mariupol e Melitopol. 

Su Twitter il canale tv ha spiegato: “I propagandisti russi hanno pubblicato un video in cui Victoria nega le sue affermazioni riguardo i russi e afferma che le hanno salvato la vita. Questo video era una condizione per il suo rilascio. Victoria ci parlerà della sua prigionia più avanti. Ora deve riacquistare le forze”.

Il video citato dall’emittente è stato trasmesso dai media filorussi e sui canali Telegram. Nel videomessaggio la reporter afferma che le forze speciali russe le hanno salvato la vita e che l’hanno trattata bene.

In passato la giornalista aveva parlato del suo lavoro come di una missione. Aveva visitato i villaggi più piccoli dell’Ucraina e aveva raccontato la sofferenza incontrata. Nell’ultimo post pubblicato sul suo profilo Instagram l’8 marzo raccontava di un agguato subito vicino Zaporizhzhia: “Non perdonerò mai la Russia. Nei piccoli villaggi gli invasori si sentono eroi, sparano ai civili, danno fuoco alle auto, uccidono, saccheggiano. Trasformano le vite delle persone in un inferno e traumatizzano i bambini. Mi hanno rubato gli strumenti di lavoro, ma non mi toglieranno la voglia di dire la verità sui loro crimini. Non perdonerò mai la Russia. Bruceranno all’inferno”.

Victoria Roshchyna per fortuna è salva. Di altri due giornalisti ucraini, Oleg Baturin e Serhiy Tsyhypa, non si hanno ancora notizie. 

(nella foto, Vittoria Roshchyna)

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