di SOFIA GADICI

Augusto Cantelmi, giornalista parlamentare di Tv2000, sta seguendo, come tanti suoi colleghi, l’elezione del presidente della Repubblica. La sua rubrica si chiama #Montecitorioselfie e ha una particolarità: è realizzata solamente con un telefonino. Un aspetto che, assicura Cantelmi, non è uno svantaggio. 

#Montecitorioselfie raccoglie brevi episodi video che raccontarono i retroscena delle trattative e le storie che si rincorrono nel “transatlantico” della Camera dei deputati. I video colgono dettagli che a volte agli altri sfuggono, perché “il telefonino – spiega Cantelmi – è uno strumento veloce, che passa inosservato”. In più, viene usato in completa autonomia.

faceva il calciatore

Lo abbiamo raggiunto al telefonino, tra un intervento in radio e un servizio per il tg, prima dell’inizio della terza votazione alla Camera. Cantelmi, 59 anni, ex calciatore, è un mobile journalist. Consuma le suole, percorre in lungo e in largo i Palazzi del potere e gira video che monta da sé, sul telefonino soprattutto, ma anche sul computer. Cerca sempre una chiave spiritosa per i suoi prodotti. Inserisce effetti video, spezzoni di film, musiche e raccoglie interviste in tono informale. 

Questo modo di fare informazione, Cantelmi ha iniziato a farlo otto anni fa. Tra un classico servizio del telegiornale e un altro, si divertiva a raccogliere storie in giro. Poi, nel tempo, i suoi direttori gli hanno dato spazio e il suo format è diventato un appuntamento fisso, sempre più apprezzato dal pubblico e dai colleghi. E, nel tempo, “ho visto che sempre più giornalisti hanno adottato una strategia simile alla mia”, ci ha detto. 

l’inizio e la fine

Il suo consiglio è quello di curare con attenzione due parti dei video, l’inizio e la fine: “Il segreto di un buon servizio è fare un attacco che colpisca, sempre, che abbia un ritmo alto. E poi una fine altrettanto valida. Nel mezzo il ritmo può anche scendere, ma è importante curare molto questi due momenti”

In otto anni Cantelmi si è occupato principalmente di politica, ma non solo. Ha raccontato il terremoto di Amatrice, ha realizzato speciali sui giudici Falcone e Borsellino. In tutte le occasioni ha cercato di entrare nella storia raccogliendo le voci dei protagonisti, dei testimoni, i loro ricordi, le loro emozioni. Con uno strumento che intimorisce meno di una telecamera l’interlocutore.

(nella foto, Augusto Cantelmi, davanti a Montecitorio)

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