Si discute nei corridoi di via Solferino 28. Sull'”Avviso a pagamento” (dicitura scritta in caratteri minimi, in alto a destra) a tutta pagina di Silvio Berlusconi, edizione di giovedì 20 gennaio. Il Comitato di redazione ha scritto al direttore Luciano Fontana, per chiedere ragione. Non ha reso pubblico il testo della lettera, ha comunicato però alla redazione di aver segnalato al direttore l’opportunità di pubblicare l’avviso su Berlusconi: “Una pubblicità che ha suscitato proteste e disagio, anche per la collocazione. Restiamo in attesa di poter avere un chiarimento, sicuri che il Corriere potrà mantenere il suo ruolo equidistante in ogni pagina, anche in un momento delicato come questo”. Dopo quasi due giorni il direttore Luciano Fontana ha risposto: “Cari colleghi, la pubblicità di cui parlate nel vostro messaggio rispetta tutte le regole stabilite negli accordi tra direzione, sindacato e azienda per la pubblicazione delle inserzioni pubblicitarie”.

Al centro della storia il “Chi è Silvio Berlusconi”, già uscito su quotidiani come Il Giornale, con la bandiera di Forza Italia che dice, invece, Forza Seniores e la conclusione, a fondo pagina: “E quindi chi come lui?”. Sottinteso: chi come lui è adatto alla nomina di Presidente della Repubblica?

guerra fredda

In mezzo, 24 righe, una per ciascuna impresa del Cavaliere. Come “amico di tutti, nemico di nessuno”, “tra i primi contribuenti italiani”, “il più votato parlamentare italiano, con più di 200 milioni di voti”, “il Presidente del Consiglio che mise fine alla guerra fredda realizzando l’accordo di Pratica di mare tra George Bush e Vladimir Putin (anno 2020)”, “il leader occidentale più apprezzato e applaudito (8 minuti) nella storia del Congresso Americano”, “l’eroe della libertà che, con grande sprezzo del pericolo, è sceso in campo nel ’94 per evitare a tutti noi un regime autoritario e illiberale”.

focus sull’abbinamento

Fin qui la pubblicità. Ma ciò che fa discutere alcuni giornalisti del Corriere e alcuni illustri collaboratori è l’abbinamento. La pagina a pagamento è una delle prime del giornale, la numero 7, a destra. A sinistra, la pagina 6 è invece curata dalla redazione ed è interamente dedicata agli altri leader del centrodestra, Meloni e Salvini, che parlano di Berlusconi al Quirinale. Come un botta e risposta, dunque. Dice uno dei due titoli “Meloni avverte: pronti a più ampie convergenze se Silvio rinuncia”. E l’altro: “Salvini costretto ad attendere Spinta per Casellati come alternativa”.

Il tema è: difficile per i giornali dire no alla pubblicità di questi tempi, ma la collocazione spetta deciderla all’inserzionista?

Al Corriere per due volte il Comitato di redazione ha protestato per altrettante pagine a pagamento che avevano come oggetto Marcello Dell’Utri, uno dei più stretti collaboratori di Berlusconi.

1 commento

  1. MI dispiace molto ,pensavo fosse un giornale più serio , il corriere non avrebbe dovuto accettare una pagina simile e soprattutto posizionata in quella pagina !!!

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