Il giornalismo non si è mai occupato con profondità e continuità delle suore. Un mondo ritenuto avaro di notizie. Silenzioso, riservato, ancillare. E invece, da qualche tempo, ne parlano i giornali di tutto il mondo, e da noi l’Ansa, il Corriere della Sera, la Stampa. Scoprono che la subordinazione femminile esiste anche nella Chiesa. E che le suore cominciano a prenderne coscienza, a chiedere maggior rispetto per il loro ruolo. Con orgoglio, vivacità, determinazione.

eccessivo stress

Discretamente, senza volontà di clamore, ma con rigore giornalistico, il merito di questa rivelazione va al mensile dell’Osservatore Romano Donne Chiesa Mondo, che da tempo lavora sull’universo femminile nella Chiesa. C’è stato, due anni fa, un pezzo di Federica Re David, ex Messaggero, ora autrice tv, sul burnout delle suore. Citato da New York Times, Associated Press, testate spagnole, francesi, tedesche. Il burnout (bruciato, esaurito, scoppiato) è fenomeno che subisce chi è sottoposto ad eccessivo stress sul lavoro. Ora, nel numero di ottobre, c’è un’intervista a Maryanne Loughry, suora della Misericordia, docente al Boston College, consulente del Jesuit Refugee Service, che spiega come ci sarebbe bisogno di contratti di lavoro per le suore, di regole certe, di attenzione per i loro diritti.

Nello stesso fascicolo, Laura Eduati, ex Liberazione e Huffington Post, racconta i nuovi lavori di suore e monache. Lucia Capuzzi, Avvenire, firma l’inchiesta di copertina sulle monache agricoltrici dell’Abbazia di Santa Maria di Boulaur, sud ovest della Francia, fotografate sul loro trattore. E viene ripresa dalla Stampa. Alessandra Buzzetti, corrispondente dal Medio Oriente di Tv 2000, racconta suor Nabila, che dirige a Gaza la scuola cristiana di eccellenza, frequentata anche da ragazzi musulmani, bombardata negli scontri di maggio. Antonella Cilento, scrittrice e collaboratrice di Repubblica Napoli, scrive un reportage sulle otto monache di clausura rimaste nel  monastero delle Clarisse Cappuccine. Romilda Ferrauto, già caporedattrice di Radio Vaticana in lingua francese, intervista Nathalie Becquart, prima donna sottosegretario del Sinodo dei Vescovi. E c’è anche un cronista di sesso maschile, Francesco Grignetti, che firma un pezzo storico sui monasteri nel Medioevo, quando le badesse erano “signore”.

dal maggio 2019

Donne Chiesa Mondo è diretto dal maggio 2019 da Rita Pinci, ex vicedirettore del Messaggero e di Panorama, direttore della Specchio della Stampa, che ha portato il mensile all’attenzione dei media internazionali. Il fondo di ottobre intitolato “L’impresa delle religiose” è firmato da Ritanna Armeni, scrittrice e giornalista, già Noi donne, manifesto, Unità, Liberazione.

Professione Reporter

(nella foto, Rita Pinci)

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