La sfortuna di Alberto Rimedio! Il suo nome sarebbe stato scritto nel registro glorioso della nazionale di calcio, accanto a Carosio, a Martellini, a Pizzul. Invece, trovato positivo al Covid, il giornalista dovrà restare a casa. Ce ne sono di bravissimi in azienda, ma perché non farlo partecipare alla diretta almeno a distanza? Qualcuno a viale Mazzini qualcuno ha fatto la proposta, ma fino all’ultimo minuto nessuno aveva preso la decisione. Non poteva lavorare “dal tubo” come si diceva una volta? Sarebbe stato giusto, considerata la sua professionalità e serietà. L’ironia, nel suo caso, era inevitabile: il Rimedio c’era.

 

2 Commenti

  1. Evidentemente no. Dal tubo da dove? Dall’albergo dove è in quarantena? Dovevano fargli un ponte tv apposta? Credo fosse un pizzico più problematico, no? In una finale meglio che commenti qualcuno sul posto…

  2. Beh, non sentire il logorrroico Rimedio (qualcuno potrebbe pure spiegargli che la radio e la televisione sono mezzi diversi) non è stata certo una cosa cattiva. E poi, cambiare il telecronista della finale agli Europei evidentemente porta bene (nel 1968, nella ripetizione della gara con la Jugoslavia dopo l’1-1 della prima sfida, Nando Martellini sostituì, per alternanza predeterminata, Carosio, e l’Italia vinse quello che fino a quest’anno è rimasto il suo unico campionato d’Europa).

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