(A.G.) Voto di gradimento al Corriere della Sera per la nuova vicedirettrice Fiorenza Sarzanini: su 263 votanti, 258 hanno votato “sì”, 4 “no”, una scheda bianca. La nomina è stata approvata dal 98,1 per cento dei votanti. Gli aventi diritto al voto delle redazioni di Milano, Bergamo, Brescia, Torino, Roma erano 346, quindi ha partecipato il 76 per cento dei redattori.

Fiorenza Sarzanini è dal pomeriggio dell’11 gennaio vicedirettrice del Corriere della Sera. Anche stavolta ha saputo la notizia in anticipo, perché Fiorenza quasi sempre nel corso dei suoi trent’anni di lavoro ha avuto una carta, un documento, in più dei colleghi. O ce l’ha avuta prima.

Sarebbe arrivata in questa posizione, prima o poi. Ma c’è stata un’accelerazione. Venerdì 8 gennaio esce la notizia che Roberto Saviano lascia la Repubblica per il Corriere. Maurizio Molinari e il presidente di Gedi Elkann si pongono subito l’obiettivo di reagire. Di strappare un nome di prestigio agli avversari. La scelta cade su Sarzanini, che garantisce una copertura di notizie, di rapporti e di coordinamento ad alto livello. Decidono che l’offerta sarà forte, fortissima. Carica di vicedirettore e notevole impulso economico. Molinari presenta il quadro a Sarzanini, precisa che i tempi per la risposta non possono essere troppo lunghi.

velocita’ particolare

Sarzanini è al Corriere da vent’anni, si è sempre trovata in buona armonia con tutti i direttori. L’attuale, Luciano Fontana, l’ha promossa vice capo dell’Ufficio romano. La stima, la rispetta, la valorizza. Fiorenza comunica a Fontana l’offerta di Molinari. E la macchina Corriere, il proprietario Urbano Cairo in testa, si mette in moto con una velocità particolare. Vicedirezione subito, incentivo economico, delega a risolvere la successione dell’Ufficio romano, dove il capo, Roberto Gressi, viene destinato a scrivere di politica ed eventi sociali e a fare il consigliere politico del direttore.

Affare fatto, ufficialità l’11 gennaio. In tre giorni, Repubblica incassa l’uscita di Saviano e il rifiuto di Sarzanini. Il Corriere l’arrivo di Saviano e la blindatura di Sarzanini. Avendo già il primato delle vendite in edicola e dei contatti online.

Senza dubbio Sarzanini è la giornalista che ha fatto, da quando scrive sui giornali, il numero di scoop più alto. Un’attitudine, perché è stata brava nel suo settore d’origine, la cronaca giudiziaria, che ha ereditato dal padre, Mario Sarzanini, storico capo della Giudiziaria dell’Ansa. Ma anche su altre vicende che ha toccato. Ultimamente, assieme a Monica Guerzoni, ha dato numerose anticipazioni sui Dpcm anti-Covid. Quando pubblicò in esclusiva e in anticipo il primo decreto che impediva gli spostamenti dalla Lombardia, il 7 marzo scorso, ci furono polemiche sull’opportunità, dato che centinaia di persone saltarono sui treni diretti al Sud. Lei ha sempre risposto che le notizie si pubblicano, importante è che siano vere.

coltivazione delle fonti

Il Corriere della Sera adesso ha due vicedirettrici, l’altra è Barbara Stefanelli, vicaria del direttore dal 2015, responsabile del settimanale Sette, ideatrice della Lettura, e del blog 27sima ora. Barbara ha la stessa età di Fiorenza. Gli altri tre vicedirettori sono Daniele Manca, Venanzio Postiglione, Giampaolo Tucci.

Per Fiorenza Sarzanini la nomina dell’11 gennaio è il coronamento di una sorta di ossessione. L’ossessione per il lavoro e per il giornalismo, che l’hanno portata a far coincidere (quasi) totalmente la sua vita con la sua professione. Quasi perché c’è -importantissima- la figlia Federica, e il fidanzato, i colleghi, i parenti e gli amici. Le immersioni subacquee e l’isola di Pantelleria.

Coltivazione delle fonti, facilità nei rapporti, determinazione, senza tregua. Una potente passione. Arrivò al Messaggero come collaboratrice sulla spinta del papà, più o meno contemporaneamente a Massimo Martinelli, figlio del celebre cronista giudiziario Roberto Martinelli. Massimo dallo scorso anno è direttore del Messaggero.

bottega giudiziaria

Erano i ragazzi di bottega della cronaca giudiziaria. Da collaboratori non potevano lavorare in redazione e Sarzanini si chiudeva nell’archivio del giornale e scriveva (macchina da scrivere, a quei tempi). Fu assunta al Messaggero dal direttore Mario Pendinelli. Nel 2000 fu chiamata alla redazione di Roma del Corriere della Sera, da Ferruccio de Bortoli. E’ stata in prima linea su tutte le principali inchieste giudiziarie italiane. Non le è bastato. Per fare solo tre casi: è andata a seguire il sanguinoso G8 a Genova nel 2001 ed è celebre una sua foto mentre sorregge un giovane colpito dalla polizia; è partita con le forze dell’ordine italiane per lo tsunami dello Sri Lanka nel 2004; ha raggiunto nel pieno della notte L’Aquila, dopo il terremoto del 6 aprile 2009.

Mantiene comunque un certo atteggiamento “low profile”. Se le si chiede di riassumere la sua carriera, questo è lo scarno risultato: “Fiorenza Sarzanini, è nata a Roma nel 1965. E’ stata assunta nel 1988 dal quotidiano “Il Messaggero” dove è rimasta, occupandosi di cronaca giudiziaria, fino al 2000, quando è stata assunta presso il Corriere della Sera dove lavora come inviato e caporedattore presso l’ufficio di corrispondenza di Roma.
Ha seguito i principali casi giudiziari degli ultimi anni, dal G8 di Genova al delitto di Yara Gambirasio. Ma anche le grandi emergenze, dal terremoto allo Tsunami. Ha intervistato Patrizia D’Addario, prima donna a raccontare le feste a palazzo Grazioli. Dall’inizio della pandemia si occupa, tra l’altro, dei provvedimenti del governo”

Fiorenza vicedirettrice diventa anche capo dell’Ufficio romano del Corriere della Sera. Novità assoluta, perché Roma ha sempre avuto uno o più vicedirettori e un capo separati.  L’incarico di Sarzanini sarà anche quello di riorganizzare l’Ufficio. Alcune grandi firme romane, come Massimo Franco e Pierluigi Battista hanno deciso di andare in pensione. Franco avrà un contratto di collaborazione, Battista scriverà per un altro gruppo editoriale.

(nella foto, Fiorenza Sarzanini)

4 Commenti

  1. A proposito di dedizione alla professione ricordo che quando era al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti la Sarzanini portava con sé la figlia nata solo da pochi giorni e le dava il suo latte durante le riunioni. Complimenti ed auguri.
    Giovanni Fuccio- già consigliere nazionale dell’Ordine

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