Accordi di ristrutturazione firmati alla Gazzetta dello Sport e al Corriere dello Sport, i giornali più colpiti dal Coronavirus, a causa della scomparsa delle gare agonistiche.

Alla Gazzetta i prepensionamenti saranno 25, con una riduzione dell’orario in solidarietà fra il 15 e il 17 per cento. I giornalisti hanno accettato di lavorare una domenica in meno al mese fino a dicembre, anzichè tutte, come era prassi per un giornale sportivo. La redazione ha approvato con 91 sì e 47 no. Con l’accordo viaggia anche la nomina a direttore di Stefano Barigelli attuale condirettore, probabilmente entro il mese di giugno. Barigelli si è molto speso in questo periodo per la conclusione dell’accordo, che farà risparmiare risorse all’editore Urbano Cairo. Barigelli, romano, classe 1959, ha una lunga carriera alle spalle, da Paese Sera, al Messaggero, al Corriere della Sera, al Corriere dello Sport. E’ stato due volte vicedirettore vicario (Gazzetta dello Sport e Messaggero) e due volte condirettore (Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport). Arriva per la prima volta a una direzione. Andrea Monti, che dirige la Gazzetta dal 2010, andrà a occupare la posizione di capo ufficio stampa delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026.

Al Corriere dello Sport i prepensionamenti saranno 12, spostati però al 2022. Per cinque settimane ora la redazione farà un giorno a settimana di cassa integrazione Covid e poi scatterà la solidarietà. Qui il direttore Ivan Zazzaroni, che è alla guida del giornale da due anni esatti, ha avuto il rinnovo del contratto. Anche lui si è impegnato in un’opera di convincimento della redazione per la firma dell’accordo sindacale.

Nel marzo 2020 la Gazzetta dello Sport ha perso il 43,16 per cento delle copie (carta più digitale) rispetto al marzo 2019, il Corriere dello Sport il 44,6 per cento.

Professione Reporter

(nella foto, Stefano Barigelli, a sinistra, con Andrea Monti)

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